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Bollette dell’acqua: Biella la città più cara in Piemonte

La bolletta idrica annua nel nostro capoluogo è pari a 533 euro, di ben 113 euro superiore alle media regionale

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BIELLA – Quattrocentoventi euro: questa la cifra spesa per le bollette dell’acqua da una famiglia piemontese nel 2023.

Bollette dell’acqua: a Biella sotto la media nazionale, ma è la più cara del Piemonte

Rispetto alla media nazionale che è pari a 478 euro, i residenti nella nostra regione possono dunque ritenersi fortunati. Ma non è così per tutti, non certo per i biellesi residenti in città.

La bolletta idrica annua nel nostro capoluogo è pari a 533 euro, la più cara di tutto il Piemonte, di ben 113 euro superiore alle media regionale che si attesta, come scritto all’inizio a 420 euro.

Confronto impietoso con gli altri capoluoghi piemontesi

Il confronto con i capoluoghi più economici regionale è impietoso: a Novara e Verbania il costo annuo per 182 metri cubi consumati è 359 euro. Essendo primi in graduatoria, superiamo anche Torino dove le tariffe dei servizi pubblici sono sempre, o quasi, superiori alla provincia: in questo caso i torinesi pagano quasi cento euro in meno (444 euro annui).
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Il costo è dovuto anche alla buona amministrazione

Il primato, poco invidiabile, è dovuto quasi certamente alla buona amministrazione. Mentre a Verbania le perdite idriche delle rete cittadina sono pari al 53% a Biella – città virtuosa – sono appena del 12% (altro record regionale) segno che la manutenzione della rete è efficiente ma il costo alla fine è ripartito sugli utenti attraverso bollette più care.

Il rapporto di Cittadinanzattiva

La fotografia emerge dal XIX Rapporto sul servizio idrico integrato, a cura dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva, che è stato presentato nei giorni scorsi nel corso dell’evento “Cara acqua, una risorsa da risparmiare e tutelare”.

Il Rapporto ha preso in esame le tariffe per il servizio idrico integrato applicate in tutti i capoluoghi di provincia italiani nel 2023 in riferimento ad una famiglia tipo composta da 3 persone un consumo annuo di 182 metri cubi. Se ci attestassimo su un consumo di 150 mc l’anno invece di 182, risparmieremmo in media 101 euro, ossia quasi il 27%; una famiglia toscana, la più tartassata a livello nazionale, potrebbe arrivare a pagare 183€ in meno, ed anche una famiglia molisana avrebbe un risparmio di 42 euro.

L’impatto del bonus sociale idrico

Una famiglia di tre persone, con soglia ISEE fino a 9.530€ e che ha accesso al bonus sociale idrico, secondo le rilevazioni risparmia annualmente circa 104 euro, ossia il 22% o 27% in meno a seconda che abbia un consumo annuo di 182 metri cubi o di 150 metri cubi. In particolare, in Piemonte, il valore del bonus varia dai 118 euro di Biella ai 69 euro di Asti.

Dispersione idrica, Biella è la più virtuosa in Piemonte

In base agli ultimi dati Istat (anno 2020), la dispersione idrica nei capoluoghi di provincia è pari in media al 36,2% e
raggiunge il 42,2% come territorio complessivo italiano. In alcune aree del Paese (soprattutto Sud e Isole) si disperde più della metà dei volumi d’acqua immessi in rete. Se si analizza ulteriormente lo spaccato di alcune realtà, in Piemonte ad esempio, si passa come abbiamo scritto dal 53,7% di Verbania al 12,8% di Biella.

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