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Boglietti: «Su via Italia Corradino ha ragione”

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Boglietti: «Su via Italia Corradino ha ragione”

La proposta del candidato sindaco Claudio Corradino (leggi qui) di una nuova pavimentazione in via Italia trova anche estimatori. Tra questi, Roberto Boglietti, titolare dell’omonima gioielleria di via Italia 11 che non solo si dichiara favorevole ma coglie l’occasione per una più ampia discussione sul futuro del centro a partire da una revisione dell’attuale ZTL.
«Innanzitutto non è esatto – afferma – che i cubetti in porfido rappresentino il simbolo del Biellese. Non è vero. Se vogliamo rifarci alle tradizioni e alla storia del territorio, la pavimentazione caratteristica è quella rappresentata dall’acciotolato con al centro due corsie lastricate, tra loro separate, per consentire una confortevole percorribilità ai mezzi dell’epoca, ovvero i carri trainati da uomini o animali. I cubetti di porfido sono il frutto di una scelta successiva e quindi la loro sostituzione non andrebbe contro le nostre reali tradizioni. Premesso questo concordo pienamente con la proposta di Corradino».
Cosa non le piace dell’odierna via Italia?
«La risposta è sotto gli occhi di tutti. La pavimentazione a cubetti necessita di una continua e costosa manutenzione che non è possibile più garantire, ammesso che mai lo sia stata. I cubetti che spuntano qua e là causando inciampi e cadute, le intercapedini piene di cicche di sigarette tanto che per la loro raccolta si è stati costretti ad acquistare un apposito mezzo aspiratore, non sono un invitante biglietto da visita. Penso dunque che sia arrivato il momento di un radicale restyling del centro storico, a partire proprio dal completo rifacimento della pavimentazione. Come esempi sono citati Santhià, Varallo, Verona, personalmente porto l’esperienza di Valenza Po ma ce ne sono tantissimi. Discutiamo sulla soluzione migliore però procediamo».
Per Roberto Boglietti un intervento così importante dovrebbe essere il primo passo per un progetto più ambizioso da attuare nel corso del tempo.
«Quella che viene comunemente indicata ”isola pedonale” in effetti è una semplice Ztl, ovvero Zona a traffico limitato, così come giustamente è definita anche se il traffico non è poi così tanto limitato visto l’elevato numero di autovetture che vi transitano quotidianamente. Per carità si tratta certamente di mezzi autorizzati ma il loro continuo passaggio lungo via Italia o trasversalmente ad essa non è un bel vedere. Approfittando del rifacimento della pavimentazione si potrebbe metter mano a qualche modifica».
«Ovvero – continua Boglietti – innanzitutto l’attuale Zona a traffico limitato deve diventare una Ztl effettiva attraverso una riduzione sensibile delle auto. Oggi ce ne sono effettivamente troppe. Una soluzione potrebbe essere l’installazione dei classici “funghi” che si alzano o si abbassano tramite comando. La seconda questione riguarda la sua estensione. Ad esempio, già oggi personalmente non vedo l’utilità dell’inserimento nell’attuale Ztl del tratto di via Gramsci fino all’intersezione con via Cristoforo Colombo. Ho fatto l’esempio di via Gramsci ma non è l’unico, l’importante però è fare un primo passo nella giusta direzione».
Per il capoluogo sarebbe una mini-rivoluzione con immancabili e infinite discussioni su tutto e di più.
«Io sono convinto – conclude Roberto Boglietti – che con nuove regole di accesso al centro storico, con un arredo completamente rinnovato e con l’organizzazione di eventi e manifestazioni di ampio respiro in grado di suscitare l’interesse di persone da fuori provincia, la città diventerebbe certamente più attrattiva sia da un punto di vista commerciale che residenziale».

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