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Bocciate dai cossatesi le luminarie allestite dai commercianti

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Le luminarie natalizie non convincono i cossatesi. E i commercianti che le hanno allestite alzano le braccia, arresi, ma non tutti.

Le luminarie natalizie non convincono i cossatesi. E i commercianti che le hanno allestite alzano le braccia, arresi, ma non tutti.

“Purtroppo sono lì da vedere. Le luminarie rispecchiano il momentaccio che stiamo vivendo – è il commento di Marco Bianchetto, titolare del Caffè Mazzini -. Il mio non è un rimprovero. Abbiamo cercato di collaborare, ma i commercianti che contribuiscono alle spese sono sempre meno e questo è il risultato. Via Mazzini è triste. Meno male che c’è l’albero di Natale in piazza Chiesa che rallegra un po’. Sono convinto che non sia ancora stato toccato il fondo. Non vedo una buona prospettiva e i tempi di ripresa saranno lunghi. Io, grazie alla mia famiglia, sto lavorando abbastanza, ma il discorso è più esteso”. La co-titolare del bar Il Portico di viale Pajetta, Silvia Bonato, aggiunge: “Doveva essere un’iniziativa comunale. Le luci vanno tutte accese o tutte spente. Nella nostra via non ci sono per una questione di contatori da gestire”.  Francesca Marcuzzi, dell’edicola Max&Fra di via XXV aprile, non usa mezzi termini: “E’ pietoso. Comunque sono commerciante e sto dalla loro parte. La città va tenuta viva, o la gente si allontana, anche se non riusciremo mai a competere con i grandi mostri commerciali e i loro addobbi. Nessuno ci viene incontro, eppure la strada è comunale. E poi perché scegliere il colore blu che non fa Natale? E’ un colore triste. Sì, ci sono emergenze sociali più importanti, però questa è la vita e anche il Natale va vissuto”.

Di tutt’altra opinione è Sante Zamarco, titolare dell’omonima latteria di via Mercato: “Nella nostra via le luminarie sono belle. Abbiamo aderito in venti e abbiamo fatto luce. E’ chiaro che è difficile fare qualcosa che vada bene a tutti”. Alessandro Bianco, titolare di Bianco Ufficio di via Martiri, ammette: “Onestamente è vero. Sono più povere, però i commercianti non vogliono spendere. Del resto, se tutti comprassero in città la situazione migliorerebbe. Quella di lamentarsi per tutto è una mentalità cossatese. E’ un vizio da perdere”. I commenti si sprecano anche sui social, come nel gruppo “Sei di Cossato se…”, in cui Alfredo Fred Setale scrive: “Mai visto luminarie più tristi” e a cascata arrivano centotrenta commenti non emozionanti. O ancora, il post di Christian Rainero segnala la presenza di ventinove file di luci, di cui ventuno spente o bruciate e raccoglie anche lui un centinaio di commenti non sempre lusinghieri.

Anna Arietti

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