Attualità
Biella: vecchio ospedale, al via un nuovo tentativo di vendita
BIELLA – Il vecchio ospedale della città di Biella potrebbe valere intorno ai 6 milioni di euro e non più 12, come valutato in passato. Addirittura, all’inizio del complesso iter di dismissione della struttura, si era parlato di ben 22 milioni di euro. La nuova cifra dovrebbe essere ufficializzata nelle prossime settimane, attraverso la presentazione di una perizia a cura dello studio di Enrico Griffith Brookles.
L’operazione di una nuova valutazione dello stabile era stata promossa dal consigliere regionale della Lega, Michele Mosca. Il politico biellese, in passato, aveva fortemente voluto la presenza del presidente regionale Alberto Cirio in città, anche, per sbloccare una delle vicende più annose della politica urbanistica locale: l’ex monoblocco di via Caraccio che, da alcuni anni, è in disuso per l’apertura del nuovo nosocomio a Ponderano.
L’edificio situato nel cuore della città è di proprietà dell’Azienda sanitaria locale, che dipende dalla Regione Piemonte e quindi dall’assessorato alla Sanità. Nel corso degli anni si sono alternati concorsi d’idee e affidamenti ad agenzie specializzate per vendere la struttura, tutti senza fortuna e, probabilmente, sprechi di tempo e di danaro pubblico. Ora la cifra di 6 milioni di euro, invece, in teoria, potrebbe e dovrebbe sbloccare una situazione di stallo che dura dal novembre del 2014, quando avvenne il trasferimento dal vecchio al nuovo ospedale di macchinari e di tutto il personale in vista del taglio del nastro a Ponderano. Sarà davvero così?
«Entro il mese di settembre avremo questa documentazione – spiega Mosca -. E sarà un passaggio importante. L’intera operazione va comunque inserita in un’ottica di politica urbanistica della città, che mira a riqualificare tutta la zona, e non solo l’ex ospedale cittadino. E mi riferisco agli sviluppi degli ex Rivetti, piuttosto che alla ex Pettinatura di via Carso e i lavori lungo l’asse del torrente Cervo. Da parte dell’amministrazione comunale c’è una forte volontà di sostenere ogni tipo di attività e d’investimento nella zona. E in questo senso, credo, anche, di promuovere variazioni al Piano regolatore per consentire investimenti e occasioni di sviluppo a chiunque voglia investire».
Oltre alla vendita del rudere del vecchio ospedale , negli anni diventato un vero e proprio dormitorio per senza tetto e sbandati di vario tipo, nonostante alcune recinzioni esterne realizzate appositamente, è prevista anche la cessione di edifici e palazzine nelle vie Caraccio, Repubblica, Marconi (sede dell’ex direzione sanitaria) e Carducci. In pratica la cifra comprende tanto l’ex ospedale quanto alcuni ex uffici dell’Asl, oggi chiusi. Una volta depositata in Regione, a Torino, la nuova perizia/valutazione del complesso immobiliare, si potrà procedere a formalizzare un bando nella speranza d’investitori interessati a un’operazione a cui tanti biellesi guardano con speranza da tempo.
Paolo La Bua
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