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Biella sta diventando la città dei supermercati

Lo dice Sergio Leone

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“Cittadini, associazioni di categoria e piccoli o grandi laboratori di pensiero che hanno a cuore il futuro del capoluogo osservano con apprensione la diffusione di supermercati e superfici commerciali fini a sé stessi, con il sapore della speculazione più che dello sviluppo”.

Lo afferma in una nota stampa il segretario del Circolo Pd Biella, Sergio Leone.

“L’amministrazione in carica – prosegue il comunicato – nonostante le sollecitazioni che le giungono da ogni latitudine politica, più o meno contigua, si ostina ad affrontare il futuro della città e, per estensione, del territorio, senza un’analisi progettuale ponderata e condivisa. Gli oneri di urbanizzazione non possono e non devono essere l’obiettivo, buono per fare cassa, di ogni sviluppo urbano che coinvolga le aree urbane dismesse. Il futuro della città comporta una serie di sfide che vanno affrontate con consapevolezza e non con l’improvvisazione: lo scivolamento a Sud, lo sviluppo a Est, l’andamento demografico sono processi in atto che vanno analizzati e governati. Il ragionamento su un nuovo piano regolatore non può essere rimandato a oltranza, confidando nelle sole necessità speculative di alcuni interventi in atto.

“Tutto questo fiorire di supermercati e grandi superfici commerciali – dice ancora Leone – corre il rischio, a fronte della innegabile flessione demografica e dell’invecchiamento della popolazione, di trasformare la nostra archeologia industriale in futura archeologia commerciale. Non dimentichiamo che in città ancora non sappiamo che farcene dell’ex Upim o dell’ex Standa, solo per farne un pratico esempio. Il dubbio è infatti su come possano essere sostenibili sulla lunga distanza un così gran numero di attività commerciali con un target che si assottiglia sempre più”.

 

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1 Commento

1 Commento

  1. Emanuela

    17 Maggio 2022 at 12:31

    Che tristezza!! Biella città sporca, abbandonata, senza prospettive se non quelle di dove andare oggi a comprare la quinta….condivido appieno la riflessione ma la situazione attuale è figlia di miopia
    e snobismo di lungo corso

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