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Biella, in un anno il costo della vita è salito di 307 euro

L’inflazione è cresciuta dell’1,3 per cento

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Biella, in un anno il costo della vita è salito di 307 euro

Biella, in un anno il costo della vita è salito di 307 euro.

Biella, in un anno il costo della vita è salito di 307 euro

L’Istat ha reso noti giovedì i dati territoriali dell’inflazione di luglio, in base ai quali l’Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica delle città più care d’Italia, in termini di aumento del costo della vita.

In testa alla graduatoria, Rimini dove l’inflazione tendenziale pari a +2,8%, la più alta d’Italia, si traduce anche nella maggior spesa aggiuntiva su base annua, equivalente a 771 euro per una famiglia media. Verona si piazza all’ottavo posto nella «top ten» dei comuni più cari con un rincaro di 551 euro a famiglia, pari a un +2%. Medaglia d’argento per Bolzano che, con +2,2% su luglio 2024, ha un incremento di spesa annuo pari a 730 euro a famiglia. Sul gradino più basso del podio Belluno, terza sia per inflazione, con +2,6%, che per spesa supplementare, pari a 678 euro annui per una famiglia tipo.

Per quanto riguarda le famiglie biellesi il risultato è abbastanza buono. Nella classifica nazionale delle città capoluogo Biella si colloca al 59^ posto: in un anno l’inflazione è cresciuta dell’1,3 per cento con un aggravio di spesa pari a 307 euro, vale a dire 464 in meno in Rimini.

Un risultato in teoria sopportabile se non fosse che il potere d’acquisto delle famiglie continua a scendere da decenni nonostate le promesse di tutti i governi di qualsiasi colore.
Sull’altro fronte della classifica, la città più virtuosa d’Italia è Pisa, dove con +0,6%, l’inflazione più bassa d’Italia, si ha un aumento annuo di 162 euro. Al secondo posto Olbia – Tempio, +0,9% e un maggior costo della vita di 179 euro. Medaglia di bronzo per Vercelli (+0,8% e +189 euro). Seguono, nella classifica delle città risparmiose, Benevento (+0,9%, + 199 euro), Massa Carrara (+0,8%, +216 euro), Sassari (+1,1%, +219 euro), al settimo posto Caserta (1%, +221 euro), poi Lodi (+0,8%, +230 euro) e Trapani (+1%, +232 euro). Chiude la top ten delle migliori, con 236 euro, Campobasso (+1%).

In testa alla classifica delle regioni più “costose” con un’inflazione annua a +1,8%, il Trentino che registra a famiglia un aggravio medio pari a 556 euro su base annua. Segue il Friuli Venezia Giulia (+1,9%, +520 euro) e al terzo posto il Lazio con +510 euro e un’inflazione dell’1,9%.

La regione più risparmiosa è il Molise: +1% e +236 euro. In seconda posizione la Valle d’Aosta (+1,1%, +304 euro), in terza la Sardegna (+1,6%, +307 euro).

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3 Commenti

1 Commento

  1. .Bruno

    15 Agosto 2025 at 19:15

    e i meloniani dicono va tutto bene la ricchezza cresce ma quando finisce questo teatrino

  2. Marco

    16 Agosto 2025 at 8:04

    I comunisti fanno finta di frignare, loro avrebbero fatto di peggio. Altro non sanno fare che importare immigrati clandestini e rovinare le città e la società.

    • Filippo

      16 Agosto 2025 at 16:58

      Ciccio, guarda che è la tua amichetta a farne entrare tanti, tanti, ma tanti.
      Vuoi dire che i fascisti stanno rovinando la società ? Hai ragione!
      Peggio del circo che c’è al governo la vedo difficile.

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