Attualità
Biella, i ragazzi della Marconi “guide turistiche” a Palazzo La Marmora
Gli alunni della 2A della Scuola Media Marconi di Biella hanno vestito i panni di giovani ciceroni e guidato il pubblico a Palazzo La Marmora
Sabato 4 marzo, a conclusione del progetto di storia locale, gli alunni della classe 2A della Scuola Media Marconi di Biella hanno vestito i panni di giovani ciceroni e hanno guidato il pubblico tra le stanze di Palazzo La Marmora.
Grazie alla professionalità e alla disponibilità dalle dottoresse Elena Gallo e Graziana Bolengo, presidente del Centro Studi Generazioni e Luoghi, i ragazzi hanno scoperto e studiato un importante pezzo di storia biellese e vissuto un’esperienza molto istruttiva, interessante e coinvolgente.
La visita guidata è iniziata dal cortile ed è finita nel giardino.
Agli alunni, divisi in piccoli gruppi, è stato assegnato lo studio approfondito di una delle sale del Palazzo: la Sala del Camino, la Sala dei Castelli, il Salotto Verde, la Sala dell’Alcova ed
infine la Sala dei Motti.
Ogni stanza è molto particolare:
- la prima sala ha un enorme camino su cui è inciso l’antico motto della famiglia La Marmora, molti ritratti della famiglia Mori Ubaldini degli Alberti e un albero genealogico, la
cui cornice è composta da 2 elementi: il colore blu e le catene incrociate che rappresentano lo stemma della famiglia Alberti. - nelle vele e nelle lunette del soffitto affrescato della Sala dei Castelli si possono vedere 32 località di Biella e dintorni che furono feudi della famiglia La Marmora. Inoltre, al centro
della volta compare la prima immagine storica della città di Biella. - la Sala verde è caratterizzata da una bellissima carta da parati proprio di colore verde. Il soffitto di questa stanza fu dipinto per celebrare l’unione tra i Solaro di Moretta e i Ferrero La
Marmora. - la quarta stanza è la sala dell’alcova, così chiamata perché era una camera da letto realizzata negli ultimi anni del ‘700 che conserva carta da parati e tendaggi originali.
- la sala dei Motti è una sala seicentesca con una volta affrescata con raffigurazioni di animali a cui sono abbinati dei motti di saggezza fra cui: “S’una mano nol frena a nulla
giova” che si riferisce al cavallo.
I ragazzi hanno poi guidato il pubblico nel giardino: prima nel giardino d’inverno al cui interno c’è un ficus repens di 160 anni; poi all’esterno dove tra numerose varietà di alberi e
fiori c’è un grande nespolo e infine sulla terrazza sopra al ninfeo, entrambi rivolti verso la città per permettere a tutti di ammirarne la bellezza.
Marton Ginevra e Nicole Paquadibisceglie
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