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BIELLA: candidatura all’adunata degli alpini sì o no?

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Martedì 6 giugno – per gli appassionati di storia militare anniversario dello sbarco in Normandia del 1944 – la sezione  dell’Associazione nazionale alpini deciderà o meno se porre la candidatura per l’organizzazione dell’adunata nazionale del 2022 a Biella. O per meglio dire. Se i 73 capigruppo decideranno per il “sì” verrà formata una commissione che affronterà tutti gli aspetti legati all’organizzazione dell’evento.

Martedì 6 giugno – per gli appassionati di storia militare anniversario dello sbarco in Normandia del 1944 – la sezione  dell’Associazione nazionale alpini deciderà o meno se porre la candidatura per l’organizzazione dell’adunata nazionale del 2022 a Biella. O per meglio dire. Se i 73 capigruppo decideranno per il “sì” verrà formata una commissione che affronterà tutti gli aspetti legati all’organizzazione dell’evento.

A fine anno la commissione stessa riferirà poi alla sezione che a quel punto deciderà se porre la propria candidatura che successivamente verrà valutata a livello di raggruppamento e poi in ambito  nazionale.
Nelle settimane scorse, commentando la possibilità di portare l’evento per la prima volta a Biella, il presidente Marco Fulcheri aveva affermato che il Giro d’Italia sarebbe stato un termine di paragone per capire se il Biellese fosse o meno in grado di far fronte a eventi di grande portata.

«Nei giorni di svolgimento del Giro – afferma il presidente  – non ero in città e quindi non ne ho testimonianza diretta ma mi hanno detto che l’accoglienza da parte della gente è stata positiva. Ricordo a tutti che il Giro ha coinvolto il Biellese per soli due giorni e con una presenza di 100-200mila persone mentre per l’adunata nazionale degli alpini si parla di 300-400mila persone per una settimana. Comunque mi sembra che il Giro sia stata un’esperienza positiva per il territorio».

Passiamo alla questione dell’adunata. Nelle settimane scorse l’argomento è stato affrontato all’interno dei singoli gruppi che hanno avuto poi l’occasione di “toccare con mano” l’argomento partecipando al raduno nazionale di Treviso.
Ovviamente il presidente Fulcheri non si sbilancia ma sembra che la voglia di adunata stia facendo sempre più breccia dando così maggiore entusiasmo ai quei gruppi che da sempre, e non solo da oggi, chiedono che il Biellese si faccia avanti. Ricordiamo che negli anni passati il cammino di Biella venne sbarrato all’ultimissimo passaggio quando il consiglio nazionale  preferì la città di Catania. Era l’anno 2002.  
Biella, o per meglio dire gli alpini biellesi, sono pronti a presentare la candidatura per il 2022? Ovviamente Fulcheri, interpretando il suo ruolo istituzionale, non fa previsione: «Martedì sera ne parleremo e ci atterremo alla decisione dei gruppi».

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