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Automobilisti, dovreste vergognarvi!

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Tralasciamo gli incidenti, che capitano dappertutto e non possono essere a priori riconducibili alla disciplina.
Vogliamo parlare della sosta e dell’accesso alla ZTL? Degli autobus che non riescono a svoltare agli incroci nella zone dell’ospedale? Avete mai fatto un giro a piedi per Biella? Perché a me piace e ne faccio spesso. Venite con me.

Ho letto l’articolo dal titolo “Poche contravvenzioni in città – Gli automobilisti sono disciplinati” sulla vostra testata e sono rimasto basito: non ho potuto fare a meno di domandarmi se abitiamo nella stessa città Non sono assolutamente d’accordo con la deduzione del titolo, quanto invece con l’affermazione dell’Assessore circa la mancanza di intenti persecutori (che condivido pienamente), ma che è restrittiva, perchè non ci sono proprio quasi intenti, altro che persecutori!

Basta seguire le edizioni digitali de “La Nuova Provincia” per leggere praticamente ogni giorno di un investimento di qualche pedone, e spesso sugli attraversamenti pedonali. (Sorvolo si sul fatto che stia prendendo piede la pratica di molti automobilisti dell’accelerare per cercare di passare prima dei pedoni già in attraversamento.)

Tralasciamo gli incidenti, che capitano dappertutto e non possono essere a priori riconducibili alla disciplina.
Vogliamo parlare della sosta e dell’accesso alla ZTL? Degli autobus che non riescono a svoltare agli incroci nella zone dell’ospedale?
Avete mai fatto un giro a piedi per Biella? Perché a me piace e ne faccio spesso. Venite con me.
La sosta vietata o “fuori tempo” nelle zone blu è l’unica sanzione matematicamente certa nella nostra città. Basta dare un’occhiata al parcheggio in via Lamarmora di fronte alla sede della Banca Sella per notare auto tranquillamente parcheggiate fuori dagli appositi spazi blu, persino nella zona riservata (e per sicurezza!) agli automezzi dei Vigili del Fuoco. E gli posteggi blu liberi. Perché? Perché gli ausiliari, che sono gli unici che sanzionano, non hanno autorità fuori dagli stalli a pagamento. Facile.
Potete continuare lungo la via Lamarmora, dove a qualsiasi ora del giorno stazionano auto negli spazi riservati ai bus di fronte al supermercato Esselunga. C’è un parcheggio gratuito per 90 minuti proprio lì sotto. Ma sopra è decisamente più comodo.
Continuiamo in via Bertodano, facendo attenzione alle ultime auto che si possono trovare posteggiate quasi fin dentro alla rotonda di via Lamarmora.
Prima dell’incrocio con via Trento, tralasciando tutto quello che c’è parcheggiato sulle strisce pedonali con la via Trieste ed in seconda fila davanti alle attività commerciali in questo tratto, c’è sempre qualche mezzo in divieto a ridurre la visibilità sull’incrocio per chi proviene dalla via Trento. Sempre. E appena al di là, qualcun altro sulle strisce pedonali davanti al civico 10. Di fronte, nell’area della Confesercenti, un delirio.
Prendiamo via Repubblica, e troviamo le macchine in sosta sul marciapiede davanti ai pali con le catene messi apposta di fronte al Palazzo Rivetti, e le auto sul marciapiede opposto, che spesso costringono a scendere in strada o a pulire i muri dei palazzi coi vestiti. E per finire alla rotonda con via Cernaia, potete trovare qualche auto di qualcuno che doveva fare qualche veloce commissione da quelle parti, così, un attimo, dentro ad una rotatoria.
Andiamo in viale Matteotti verso via Italia, e di fronte alla Banca Sella e alla Fons Vitae c’è di tutto. Tranne le “minacciate” telecamere che dovrebbero colpire i trasgressori.
L’anno scorso una vettura ha sostato ininterrottamente per 20 giorni ad Agosto nel posto riservato per il carico/scarico.  Vediamo se anche quest’anno i proprietari la lasceranno in questo posto sicuro prima di partire per le vacanze.
In via Italia transitano auto e furgoni a velocità decisamente non adatte alla zona. 
Non mi sono mai preoccupato del fatto che potessero accedere o meno, tanto il controllo è inesistente; ma scommetto che non hanno il permesso quasi tutti quelli che si infilano e posteggiano nelle vie traverse per frequentare i locali all’ora dell’aperitivo. Tanto, anche lì, di telecamere nessuna traccia.
Una volta risalita via Italia, potete continuare ad osservare gli stessi fenomeni di sosta selvaggia anche in piazza Primo Maggio e Martiri. Ma non nelle strisce blu: lì la multa si prende. 
Se volete qualche altro alto esempio di disciplinato automobilista biellese potete passare nella rotonda tra viale Roma e la stazione S.Paolo e vedere spesso auto e furgoni posteggiati, oppure fare un giro nella bolgia infernale in piazza Gaudenzio Sella. C’è un parcheggio a pagamento in via Aldo Moro, ma ahimè si sa che noi Biellesi siamo un po’ restii a tirar fuori anche solo qualche monetina…
Ho vissuto per qualche anno nella zona e desidero lasciarvi qualche chicca fotografica…
Non vorrei sembrare sterilmente polemico, ma pensate ad un anziano, ad un disabile in carrozzina che decidesse di muoversi “da pedone” in città, o alla situazione di potenziale pericolo che crea la sosta di mezzi in luoghi vietati. 
Riduce la visibilità ai mezzi in uscita dagli incroci, aumentando il rischio di collisioni, riduce la visibilità dei pedoni che sbucano all’improvviso di fronte al traffico sui passaggi pedonali o che si trovano costretti a scendere dai marciapiedi.
Impedisce l’eventuale transito dei mezzi di soccorso. Avete mai pensato a cosa accadrebbe se ipoteticamente prendesse fuoco un’auto in mezzo alla piazza Gaudenzio Sella? O se un’autopompa dei Vigili del Fuoco dovesse raggiungere una delle Torri?
No, gli automobilisti biellesi non sono disciplinati. E’ che a Biella è raro vedere i vigili con il blocchetto per le multe in mano.
Gentile Assessore, finalmente ho traslocato e mi sono tolto il pensiero del rischio di fare un frontale e prendermi anche il torto per dovere per forza impegnare l’incrocio delle foto contromano ogni volta che uscivo dal garage.
Desidererei comunque che Lei cercasse di rimettere un po’ di ordine nella nostra Città.
Gentile Direttore, prenda pure spunto dall’articolo del “24ore” sulla bassa incidenza di contravvenzioni a Biella, ma colga l’occasione per farsi un giro in Città e vedere e raccontarci quello che è sotto gli occhi di tutti, tutti i giorni.
Christian Regis

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