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Augusto Festa Bianchet merita una nuova targa
In un notte del febbraio 2002 il tragico pestaggio del senzatetto, morto dopo quasi un mese di agonia
Augusto Festa Bianchet merita una nuova targa.
In passato l’amministrazione aveva risposto negativamente alla richiesta dei consiglieri di opposizione Foglio Bonda, Apicella e Barresi di intitolare la nuova piazza Vittorio Veneto ad Augusto Festa Bianchet. Il clochard colpito a calci e pugni il 23 febbraio 2002 sotto i portici della Standa, deceduto in ospedale il 18 marzo successivo senza aver ripreso conoscenza.
«Troviamo francamente inspiegabile – era stata la replica – la ritrosia del sindaco, confermata in aula, sull’intitolazione del nuovo spazio pubblico ad Augusto Festa Bianchet. Non è sufficiente la ulteriore targa promessa dal sindaco. L’intitolazione ufficiale permetterebbe di affermare che i biellesi non sono disposti ad accettare supinamente la violenza stupida e vigliacca che si accanisce su un inerme».
Augusto Festa Bianchet merita una nuova targa
Come detto, il primo cittadino si era impegnato nell’apposizione di una nuova targa. Una decisione francamente non più rinviabile, perché quella presente è ormai in condizioni pietose.
Nel corso degli anni una parte delle scritte sono state ripassate a mano alla meno peggio con pessimi risultati. Mentre quelle originali sono ormai illeggibili. Poi l’aver posto prima il cognome e poi il nome per l’Augusto – così era conosciuto da tutti – si addice più a un verbale della questura che un omaggio a un concittadino. “Festa Bianchet Augusto” è una totale stonatura a cui dovrebbe essere posto rimedio nella nuova dicitura.
Nella notte del 23 febbraio 2002, dalla cabina telefonica della piazza, qualcuno chiamò il 118. Augusto, rannicchiato nel suo giaciglio fatto di cartoni, stava male. Quando i paramedici lo portarono in ospedale, si resero conto che non si trattava del suo fegato malconcio per l’uso smodato di alcol. Ma era un fegato spappolato da una serie violentissima di calci e di pugni. Qualcuno, nottetempo, lo aveva aggredito e ridotto malissimo, sbattendogli pure la testa contro la pietra della soglia. A oggi i colpevoli non sono stati ancora individuati.
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.Bruno
4 Agosto 2025 at 20:53
una targa gli spetterebbe di diritto
Claudio Zegna
4 Agosto 2025 at 22:59
quando frequentavo l’ ITIS nel lontano 1978 mi ricordo di questo signore che non chiedeva nulla a nessuno e anche se studente gli davo qualcosa ,anche se è mancato in un modo brutale lui non ha mai dato fastidio a nessuno anzi ricordo le sue battute quando si aspettava il pullman per rientrare a casa al pomeriggio.
Dopo tanto tempo è ora di ripristinare la sua targa nella sua memoria.
albert
7 Agosto 2025 at 18:29
Mah, io ricordo le donne lamentarsi per le sue inopportune attenzioni, spaventare i bambini e lasciare sporcizia di tutti i generi in una delle più belle zone di Biella, è stato un criminale chi l’ha ucciso, ma santificarlo mi sembra troppo…