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Attila è tornato, abbattuti 45 alberi che facevano ombra ai campi da tennis

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“Un intervento – conclude Legambiente Circolo Biellese “Tavo Burat” –  probabilmente motivato per ridurre l’ombreggiamento su alcuni campi da tennis. Circa settant’anni fa alcuni biellesi, generosamente a proprie spese, piantumarono gli alberi ora abbattuti. Da sempre le aree cimiteriali sono caratterizzate dalla presenza di viali alberati, elementi paesaggistici che fortemente caratterizzano tali contesti, concepiti come “trait d’union” tra il mondo dei vivi e quello di coloro che, purtroppo, più non sono tra noi. Se anche costoro potessero recriminerebbero con noi su quanto l’amministrazione ha vandalicamente consentito”.

Attila è tornato. Lo sostiene Legambiente che denuncia l’ennesimo “indegno e vergognoso abbattimento di un viale alberato in città”. Si tratta del viale che conduce al cimitero del quartiere Vandorno.

“La delibera della Giunta di Biella – scrive Legambiente in un comunicato – prevedeva il taglio di 20 alberi, da sostituirsi, altro aspetto scandaloso, con soltanto otto alberi e venti arbusti decorativi (!!!). E il tutto a spese del Comune (e quindi di tutti i cittadini di Biella), su aree che continueranno ad essere di enti privati. (Stando alla delibera di Giunta n.82 del 2017 il comune di Biella si sarebbe fatto carico di €3.000,00 di spesa per l’allestimento dell’arredo verde e di 650,00€ annui per la gestione a regime dell’area). Da un sopralluogo effettuato da Legambiente biellese, gli alberi abbattuti risultano invece ben 45 (!!!) di cui almeno 30-35 costituenti l’alberata.

“Tale esecrabile “intervento” – prosegue la nota –  è stato autorizzato in aperta violazione del “Regolamento Comunale del Verde”, che prevede per iniziative di tale natura condizioni di “…stretta necessità”, quali pericolo per persone o cose o stati vegetativi delle alberature molto degradati. Condizioni che naturalmente non sussistevano nel caso in questione. Ci si chiede con quale impudenza l’Amministrazione del Comune di Biella possa aver patrocinato convegni quale quello organizzato da Legambiente e dall’Osservatorio Biellese nel gennaio di quest’anno, avente proprio per tema la salvaguardia dei viali alberati e degli alberi monumentali in città (e dove l’Assessore intervenuto dichiarava le propositive intenzioni della Giunta per la salvaguardia e valorizzazione del patrimonio arboreo), quando poi autorizza operazioni, come quella del Vandorno, di vera “barbaria urbana”.

“Un intervento – conclude Legambiente Circolo Biellese “Tavo Burat” –  probabilmente motivato per ridurre l’ombreggiamento su alcuni campi da tennis. Circa settant’anni fa alcuni biellesi, generosamente a proprie spese, piantumarono gli alberi ora abbattuti. Da sempre le aree cimiteriali sono caratterizzate dalla presenza di viali alberati, elementi paesaggistici che fortemente caratterizzano tali contesti, concepiti come “trait d’union” tra il mondo dei vivi e quello di coloro che, purtroppo, più non sono tra noi. Se anche costoro potessero recriminerebbero con noi su quanto l’amministrazione ha vandalicamente consentito”.

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