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Asportati tre grossi nidi di calabrone in un’abitazione di Cossato

Gian Piero Cola, l’85enne proprietario di casa, racconta la sua brutta esperienza

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COSSATO – Sono tre i nidi di calabrone asportati nei giorni scorsi dal vigili del fuoco da un’abitazione di Cossato.

«Non sapevo della presenza di questi insetti – spiega Gian Piero Cola, 85 anni, incappato nella disavventura -. Me ne sono trovato uno in casa. Ho sentito un furatun, una forte puntura a un dito. Almeno, suppongo che sia stato quello. Ho sentito tanto male e sul pavimento c’era questa grossa vespa, allora l’ho raccolta con un pezzo di carta e con il mio dito dolorante, sono andato prima in farmacia e poi dal medico che mi ha prescritto tre farmaci. Per fortuna non ho avuto lo shock anafilattico; avrei potuto rimetterci la vita.

Dopo alcuni giorni ho sentito un rumore che proveniva dal soggiorno, il loro nido si trovava all’interno del cassonetto delle tapparelle.
Ho contattato la Protezione civile, che ha detto di sentire i Vigili del fuoco, passando per il 112. Gli agenti del distaccamento di Cossato, tutti abbigliati come se dovessero andare sulla Luna, sono arrivati in serata e hanno asportato un grosso nido, più altri due ancora in costruzione con tutte le larve ancora dentro.

Nella tapparella sono rimasti dei pezzi di nido che fuoriescono, ma il più è stato eliminato e messo in un sacco.
Racconto la mia vicenda perché penso che sia importante fare attenzione a questi grossi vespidi».

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