Attualità
Asl di Biella, la comunicazione ipnotica come strumento di assistenza
Comunicato della sezione
Sono stati formati circa cinquanta operatori per supportare pazienti che devono affrontare procedure diagnostiche e terapeutiche invasive, che possono essere fonte di dolore, disagio fisico ed emotivo.
L’azienda sanitaria di Biella ha avviato un percorso formativo rivolto al personale sanitario basato sulla “Comunicazione Ipnotica”. Si tratta di una pratica di recentissima introduzione anche a livello nazionale e che ha già dato prova di risultati favorevoli.
Le procedure invasive diagnostiche e terapeutiche possono essere fonte di dolore, disagio fisico ed emotivo. Avere la possibilità di agire sull’intensità dell’ansia e del dolore dei pazienti che devono essere sottoposti a tali procedure attraverso una “tecnica di comunicazione consapevole” che guida il paziente nella percezione di sé e dell’esperienza che sta vivendo, ci ha portato ad introdurre all’interno dell’azienda sanitaria locale di Biella un progetto di umanizzazione delle cure attraverso la “Comunicazione Ipnotica”.
Il progetto, promosso dalla Dott.ssa Antonella Croso direttore s. c. direzione delle professioni sanitarie, ha previsto a partire dal 2022 l’attivazione di corsi di formazione base che ad oggi vedono formati 50 professionisti, tra cui infermieri operanti nei diversi setting di cura, ostetriche e fisioterapisti.
Il corso è stato condotto da Daniela Nicoli, docente esterno e membro dell’associazione scientifica infermieri esperti in comunicazione ipnotica (ASIECI) in collaborazione con personale infermieristico dell’ASLBI già formato e certificato presso l’istituto Granone di Torino come operatori esperti in “Comunicazione Ipnotica”: Paola Gherardo, Elisa Foglia, Chiara Siletti.
L’Azienda Sanitaria di Biella dispone già di significative esperienze su situazioni che confermano quanto l’applicazione di tale metodica influisca positivamente sulla percezione del dolore, favorisca il rilassamento e il mantenimento posturale durante procedure invasive e uno stato di benessere che aiuta il paziente ad affrontare momenti molto difficili del percorso di diagnosi e cura. Utilizzare questa tecnica durante l’assistenza rientra tra gli strumenti comunicativi che i professionisti possono utilizzare per portare la persona a utilizzare le sue risorse rendendolo parte attiva del percorso di cura.
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