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Ascom, vincono i dissidenti: il consiglio direttivo è decaduto

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Alla fine non si è svolto il Consiglio Direttivo Ascom convocato per la serata di ieri, 4 giugno. “L’ostentata sicurezza del Presidente – si legge in una nota stampa del 11 consiglieri dimissionari – che inizialmente ha negato le dimissioni degli undici consiglieri (tra i quali i due vice-presidenti) rispolverando l’ombra del “corvo” per poi rettificare ridimensionandone il numero e spingendosi , infine, a dichiarare una vittoriosa “marcia indietro” dei piu’ , ha dovuto scontrarsi con la realta’ dei fatti: solo quattro dei suoi “fedelissimi” (nemmeno tutti) hanno risposto alla chiamata.

“Secondo quanto previsto dallo Statuto – prosegue la nota -, in presenza delle dimissioni della maggioranza dei suoi membri eletti il Consiglio e’ decaduto e il Presidente non puo’ far altro che “convocare senza indugio” l’Assemblea per nuove elezioni (Art 24 comma 4). A nulla sono servite, infatti, le pressioni e i tentativi di convincere i dissidenti ad un dietro-front messe in atto compulsivamente in questi giorni, inneggiando a fondi trovati o a progetti europei a dimostrazione che la sfiducia resta netta e la misura colma.

“Confidiamo – concludono i dimissionari – che il Presidente attui tutte le operazioni corrette e necessarie affinché Ascom Biellese possa imboccare la via del cambiamento che mai come ora si rende necessario, lontane da ogni personalismo per senso di responsabile dignità e per il bene di ogni singolo associato”.

Nella foto il vicepresidente Alberto Perotto, leader dei dissidenti

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