Attualità
Arriva il “super vaccino”?
Ipotesi che potrebbe essere vantaggiosa per due motivi, secondo gli esperti: uno logistico, l’altro economico.
A partire da lunedì 20 settembre sarà somministrata la terza dose di vaccino anti covid ai soggetti fragili e immunodepressi, come annunciato dal ministro della Salute Roberto Speranza. E con l’avvicinarsi dell’autunno, probabilmente ad inizio ottobre, partirà anche la campagna antinfluenzale, come nel 2020 in anticipo a causa della pandemia. L’anno scorso abbiamo avuto una caduta verticale di influenza e raffreddore soprattutto perché indossavamo le mascherine e i contatti sociali erano ridotti. Quest’anno invece come andrà? In attesa di capirlo, dalla coincidenza di tempi tra le due campagne di vaccinazione nasce intanto l’ipotesi di poter ricevere i due farmaci contemporaneamente, con una somministrazione unica, monodose. Una sorta di “super vaccino”. Ipotesi che potrebbe essere vantaggiosa per due motivi, secondo gli esperti: uno logistico, l’altro economico.
Terza dose di vaccino covid e antinfluenzale insieme?
Nei giorni scorsi l’azienda biotech americana Moderna – che ha già messo a punto in tempi record uno dei vaccini più sicuri ed efficaci contro Covid-19 – ha annunciato l’avvio dello sviluppo di un potenziale nuovo vaccino che combina un richiamo contro il nuovo coronavirus e un antinfluenzale stagionale, grazie alla tecnologia dell’Rna messaggero (mRna) utilizzata anche per altri farmaci innovativi per combattere infezioni dovute ad altri virus.
Quali vantaggi potrebbe avere una somministrazione unica e combinata? Secondo Fabrizio Pregliasco, docente all’Università degli Studi di Milano e direttore sanitario dell’Istituto ortopedico Galeazzi, un monodose che funga da richiamo antinfluenzale e anti covid sarebbe vantaggioso “dal punto economico e organizzativo soprattutto per le categorie cui è raccomandato proteggersi dall’influenza: over 60 e soggetti fragili”. E per gli altri, aggiunge l’esperto, potrebbe rappresentare un incentivo ad avere una copertura immunitaria più ampia. Nel caso invece i due vaccini vengano somministrati separatamente, è bene aspettare almeno un paio di settimane tra l’uno e l’altro”.
Anche per Matteo Bassetti, direttore del reparto di Malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova, la vaccinazione covid e quella antinfluenzale “viaggiano su due binari separati e quindi paradossalmente non ci sarebbe nessun problema a farle insieme”. “Se pensiamo che si sta lavorando a un vaccino che ha contemporaneamente all’interno il virus dell’influenza e Sars-CoV-2, non c’è nessuna correlazione problematica”, argomenta Bassetti. Nel caso vengano somministrate due diverse dosi, per l’esperto si può pensare di farle “a distanza di un paio di settimane. Quindi, se una persona fa la terza dose covid a dicembre, il 15 novembre si può vaccinare con l’antinfluenzale. Ricordo che quest’ultima vaccinazione andrebbe fatta dalla metà di ottobre fino alla metà di dicembre”, conclude Bassetti.
Il vaccino antinfluenzale in farmacia
La somministrazione unica per il momento rimane un’ipotesi. Una cosa è certa: da quest’anno il vaccino antinfluenzale si potrà fare anche in farmacia. Il coinvolgimento dei farmacisti (che hanno già vaccinato contro il covid) è contenuto in un emendamento al decreto legge covid numero 105 di luglio, già approvato alla Camera e in fase di definizione nei prossimi giorni in Senato. Solo successivamente sarà siglato il protocollo d’intesa con il governo.
Secondo il provvedimento, i farmacisti potranno inoculare il farmaco alle persone dai 18 anni in su. Federfarma spiega che il servizio riguarderà anche coloro che hanno diritto al vaccino gratuito (i fragili e le fasce d’età dai 60 anni). Per queste categorie di cittadini saranno le regioni a rifornire direttamente le farmacie. Due i canali previsti:
- i cosiddetti “aventi diritto”, cioè coloro che non devono pagare la vaccinazione, dovranno presentare alla farmacia di riferimento soltanto la prescrizione del medico di famiglia. L’inoculazione è a carico del servizio sanitario nazionale che provvederà al rimborso;
- chi invece ha un’età compresa tra i 18 e i 59 anni e non appartiene alla fascia dei fragili, può comprare l’antinfluenzale in farmacia e decidere se farselo somministrare altrove o dal farmacista. In quest’ultimo caso il farmacista riceverà dal cliente 6,16 euro per la prestazione, oltre al prezzo del farmaco.
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