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Area protetta del Brich in assoluto stato di abbandono

Intervengono i sindaci di Ronco Biellese e Zumaglia

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ZUMAGLIA – Erba altissima, alberi non tagliati e tenuti male, addirittura cestini colmi di rifiuti. questo è lo scenario che si presenta agli occhi della gente di passaggio al Brich di Zumaglia, Area Protetta secondo una legge della Regione Piemonte, e sito di proprietà dell’Unione Montana Valle Cervo, che, dallo scorso marzo, dopo tre bandi andati deserti, è gestita da un privato.

La triste situazione è stata segnalata nei giorni scorsi da un gruppo di cittadini di Zumaglia e Ronco Biellese alle amministrazioni comunali. Grazie all’esposto, venerdì scorso il consigliere comunale di Zumaglia Vladimiro Celanti, ed il sindaco di Ronco Biellese Carla Moglia, hanno effettuato un sopralluogo sull’area.

«Il nostro paese è interessato all’Area Protetta del Brich – spiega Moglia –, difatti confina con la zona di Cascina Alè, dove a breve dovrebbe aprire un ristorante. A fronte delle continue lamentele dei concittadini che segnalavano sporcizia ed il mancato taglio di erba ed alberi, dopo avere avvisato l’Unione Montana di cui sono consigliera ho deciso di intervenire personalmente. Purtroppo la situazione non è delle più belle: ho visto cestini non svuotati, taglio erba non effettuato, mancata manutenzione delle cunette, cancelli chiusi a chiave quando si continua a dire che le passeggiate devono essere consentite. Un totale abbandono contrario alla salvaguardia della dignità di quest’Area Protetta. Ora, sarà mia premura riferire la spiacevole situazione all’Unione Montana».

Alle sue parole fanno eco anche quelle di Vladimiro Celanti: «Confermo – spiega -, ed aggiungo di aver visto molti rami secchi abbandonati che sono un pericolo per gli incendi, e il brutto stato del castello dal quale cadono pietre dalla parte posteriore».

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