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Andrea Delmastro e Fratelli d’Italia si impossessano della Pedemontana

Polemica

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Dopo la nuova autoscala dei vigili del fuoco, anche la cerimonia di consegna dei lavori per la Pedemontana diventa una “festa” targata quasi esclusivamente Fratelli d’Italia. Ha fatto discutere parecchio l’appuntamento di venerdì mattina in prefettura, dove il vice ministro dei Trasporti, Galeazzo Bignami, ha incontrato i rappresentanti dell’impresa che si è aggiudicata l’appalto e l’amministratore delegato di Anas, Aldo Isi, per far partire ufficialmente l’iter delle procedure propedeutiche all’inizio dei tanto attesi lavori (secondo i programmi, l’opera dovrebbe finalmente essere conclusa entro la fine del 2028).

A far storcere il naso, sia a destra che a sinistra, non è ovviamente la cerimonia in sé, quanto le sue modalità, che l’hanno fatta apparire quasi come un evento di partito, una “passerella”, più che un momento istituzionale.

All’appuntamento erano infatti presenti il viceministro Bignami, Fratelli d’Italia, il sottosegretario Andrea Delmastro, Fratelli d’Italia, l’assessore regionale Elena Chiorino, Fratelli d’Italia, e l’assessore comunale Davide Zappalà, Fratelli d’Italia. Unico non “meloniano” tra i politici, il sindaco di Biella Claudio Corradino, che pur essendo venuto a conoscenza dell’iniziativa in “zona Cesarini”, è riuscito a liberarsi dagli impegni e ad essere presente. Quasi tutti gli altri rappresentanti delle istituzioni, anche gli stessi alleati di governo di Fratelli d’Italia, o non ne erano al corrente o lo hanno saputo all’ultimo minuto, magari leggendolo sui giornali.

Vale ad esempio per Gilberto Pichetto, ministro per lo Sviluppo Economico (Forza Italia) nonché da anni impegnato direttamente sul capitolo Pedemontana.

«Non sapevo nulla – ha spiegato dopo essere stato raggiunto telefonicamente -, ma può darsi che la comunicazione sia arrivata alla mia segreteria».

Mancava all’appello anche l’altro parlamentare biellese, il deputato Roberto Pella (sempre in quota Forza Italia), che però sostiene di essere stato invitato e di non aver potuto presenziare solo perché impegnato nei lavori della Commissione Bilancio a Roma. Nessuna comunicazione, invece, per quanto riguarda il consigliere regionale della Lega, Michele Mosca: «Non ne sapevo niente – ammette -, mi dispiace perché si tratta di un’opera importante per il Biellese e per il Piemonte. Ritengo che le figure istituzionali del territorio dovessero essere tutte invitate. Mi sembra di rivedere quanto già successo in occasione dell’inaugurazione dell’autoscala dei vigili del fuoco. La Pedemontana è un’opera di tutti, che serve al territorio e per la quale nel corso degli anni si sono spesi in tanti. Personalmente non ho ricevuto né inviti ufficiali, né ufficiosi, diversamente avrei senz’altro partecipato, perché ritengo doveroso che le istituzioni siano presenti in momenti come questi».

Non è passata inosservata nemmeno l’assenza dell’assessore regionale competente, Marco Gabusi, che ha le deleghe a trasporti e infrastrutture. Contattato telefonicamente, ha gettato acqua sul fuoco: «Sono a Roma per impegni istituzionali, la regione era rappresentata benissimo dalla collega Chiorino».

Questo per quanto riguarda gli alleati di governo di Fratelli d’Italia, ma all’appello mancava almeno anche un esponente del centrosinistra, Emanuele Ramella Pralungo, atteso in qualità di presidente della Provincia di Biella: «Ufficialmente non ho ricevuto alcun invito – spiega -. Sono venuto a conoscenza dell’iniziativa la sera precedente alle 21,30, quando mi ha personalmente telefonato l’assessore Chiorino. L’ho ringraziata per la cortesia, ma avendolo saputo all’ultimo minuto non mi è stato possibile cambiare l’agenda per il mattino seguente».
Sempre a sinistra, nella giornata di ieri, critiche sono arrivate anche da Paolo Rizzo del Pd, che ha stigmatizzato la “passerella”, rivendicando il ruolo decisivo del proprio schieramento nella vicenda Pedemontana

Resta da capire a chi, da protocollo, spettasse il compito di invitare le autorità. C’è chi sostiene dovesse occuparsene Anas. Come nel caso dei vigili del fuoco, quando sembrava spettasse alle alte sfere del corpo. Sta di fatto che, curiosamente, sembra che di recente si perdano per strada un sacco di inviti. Tranne quelli di Fratelli d’Italia.

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1 Commento

1 Commento

  1. Ardmando

    8 Agosto 2023 at 7:22

    Quante polemiche inutili. La cosa importante è che si è giunti all’inizio dei lavori, una volta per tutte. Il resto è noia e protagonismo tipico della politichetta italica delle “primedonne”. Celebrate e festeggiate di meno, e datevi una mossa a dare il via a grandi opere come questa. Festeggerete SE l’opera verrà completata nei tempi previsti. E già che ci siete, ricordatevi che a Romagnano Sesia c’è da ricostruire un ponte, che si viaggia ancora su quello preso in affitto a caro prezzo (tanto paghiamo noi) e che bisogna ripristinare e ammodernare diverse linee ferroviarie.

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