Attualità
Anche 50 biellesi alla manifestazione di Pesaro contro i vaccini
Sabato scorso il Parco Miralfiore di Pesaro si è tinto di arancione. Più di 40.000 persone (dati ufficiali della Questura) hanno risposto all’invito delle associazioni italiane, che da maggio si stanno muovendo per cercare di evitare che il DL Lorenzin venga approvato.
L’evento è stato promosso in primis da David Gramiccioli di Colors Radio, insieme a Comilva, Il Sentiero di Nicola, Corvelva, Auret, Condav, Comitato Salute e Diritti, Rav Hpv, Associazione Vaccinare Informati.
Presenti anche una cinquantina di biellesi del gruppo “Libertà di cura”, giunti a Pesaro in pullman o con mezzi propri.
Sabato scorso il Parco Miralfiore di Pesaro si è tinto di arancione. Più di 40.000 persone (dati ufficiali della Questura) hanno risposto all’invito delle associazioni italiane, che da maggio si stanno muovendo per cercare di evitare che il DL Lorenzin venga approvato.
L’evento è stato promosso in primis da David Gramiccioli di Colors Radio, insieme a Comilva, Il Sentiero di Nicola, Corvelva, Auret, Condav, Comitato Salute e Diritti, Rav Hpv, Associazione Vaccinare Informati.
Presenti anche una cinquantina di biellesi del gruppo “Libertà di cura”, giunti a Pesaro in pullman o con mezzi propri: “Le sensazioni che abbiamo provato non si possono descrivere: c’erano genitori, bambini di tutte le età, nonni, zii… una marea arancione. Sul palco si sono alternati a parlare gli organizzatori, poi anche il cantante Povia ha proposto alcuni suoi brani e una canzone scritta apposta per l’evento intitolata Liberi di scegliere. Soprattutto c’erano genitori di danneggiati da vaccino: il papà di Nicola, Thomas Ghidotti, il cui figlio dopo l’esavalente ha contratto una encefalopatia epilettica post vaccinale farmacoresistente; presente anche Bogdan, un ragazzo che fino a 12 anni era sanissimo e dopo il trivalente ha subito gravi danni cerebrali con tetraparesi spastica”.
Il messaggio che tutti i partecipanti vogliono lanciare è chiaro: “I vaccini sono stati una importante scoperta, nessuno lo mette in dubbio. Quello che preoccupa è che questo Decreto è semplicemente un fatto politico: lo dimostra il fatto che l’obbligatorierà è passata da 12 vaccini a 10, quelli per il meningococco B e C ora sono solo raccomandati nonostante nei mesi scorsi si sia dato un allarme meningite, poi rivelatosi falso. I vaccini sono farmaci e hanno moltissime controindicazioni ed effetti collaterali purtroppo anche gravi, tutti indicati nei foglietti illustrativi. Il problema è che nessuno te li fa leggere prima della somministrazione e neanche sono indicati nelle lettere che invia l’Asl alle famiglie: lì indicano che gli unici effetti possono essere febbre, sonnolenza o edema nel punto di somministrazione. Questa non è una informazione corretta e trasparente”.
Presenti all’evento anche il filosofo Diego Fusaro e il giornalista Gianluigi Paragone, il quale ha fatto un importante intervento: “Il seme del dubbio ha portato avanti la scienza, in ogni sua componente. Lo stesso non può che essere nella medicina. I dubbi sono stati la forza dei giganti. Io coi miei dubbi ho parlato a questo popolo. Non sono né un medico né uno scienziato: esattamente come il ministro Lorenzin. Ho parlato del diritto al dissenso a queste mamme e a questi papà che chiedono di poter essere liberati da una obbligatorietà vaccinale, i cui benefici sono crisma di Verità. E se le nuove modalità di somministrazione dei vaccini non fossero affatto così benefiche?”.
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