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«Amo il Piazzo, ma per i commercianti è “croce e delizia”»
Parla Elena Tarello, che gestisce con il marito il ristorante Porta della Torrazza.
«Amo il Piazzo, ma per i commercianti è “croce e delizia”»
Piazzo, croce e delizia. Un’immagine che ben si sposa con la situazione che il borgo storico di Biella vive ormai da qualche anno, almeno secondo il pensiero di Elena Tarello che, insieme al marito Andrea Vaccarin, dirige il ristorante Porta della Torrazza.
Da febbraio, lei e il compagno hanno preso in gestione l’attività ospitata negli spazi che un tempo erano sede dello storico circolo del Piazzo. In questi primi mesi, nonostante un bilancio positivo, Tarello si è già fatta un’idea di quelli che considera i punti di forza e di debolezza di uno degli angoli più suggestivi del Biellese.
«Spiace leggere certe notizie – spiega la ristoratrice, riferendosi a un articolo in cui alcuni turisti si lamentavano di non essere riusciti a pranzare al Piazzo dopo le due –. Noi ce la mettiamo tutta per dare un servizio eccellente ai visitatori che arrivano qui. Ovviamente non parlo solo della nostra attività: mi riferisco a tutti i commercianti che animano questo posto. Tuttavia, non sempre è facile, anche perché – come dicevo all’inizio – il Piazzo è “croce e delizia”».
Croce e delizia
«Delizia, perché è innegabile che sia un luogo unico, dove si respira la storia della nostra città; croce, perché ci sono una serie di problematiche che andrebbero risolte – prosegue –. E non mi riferisco solo alla questione della funicolare, che funziona a singhiozzo e con orari che penalizzano i ristoratori. Penso, ad esempio, anche al divieto di esporre insegne per pubblicizzare le varie attività. Non dico che l’interdizione della Soprintendenza non vada rispettata, ma credo si possano trovare soluzioni alternative per far conoscere i diversi esercizi commerciali in zona».
«In questi mesi – conclude – ogni volta che ho avuto necessità ho sempre trovato la massima disponibilità da parte dell’amministrazione cittadina; ritengo che anche in questo caso si potrebbe trovare una soluzione. Così come credo che la questione della Ztl potrebbe essere rivista: non dico di toglierla completamente, ovviamente, ma gli orari dovrebbero tener conto anche delle attività che lavorano nel Borgo, soprattutto nei fine settimana.
Sarebbe bello creare un tavolo di confronto che coinvolga tutti i commercianti del Piazzo, per proporre soluzioni concrete e condivise da presentare al Comune. Del resto, tutte le persone che vivono o lavorano qui amano questo luogo e non vogliono altro che continui a vivere».
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