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Alberto, chef nel ristorante dei vip di Londra

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Si chiama Alberto e ha 20 anni. Sei mesi fa ha deciso di lasciare i suoi genitori e Biella, la città dove è nato e cresciuto. Dopo il diploma al liceo ha trascorso un anno a bussare alle porte in cerca di lavoro ricevendo sempre la stessa risposta. Si è arreso e ha deciso di voltare pagina.

Si chiama Alberto e ha 20 anni. Sei mesi fa ha deciso di lasciare i suoi genitori e Biella, la città dove è nato e cresciuto. Dopo il diploma al liceo ha trascorso un anno a bussare alle porte in cerca di lavoro ricevendo sempre la stessa risposta. Si è arreso e ha deciso di voltare pagina.

 

E’ partito insieme alla sua fidanzata. Due biglietti di sola andata per Londra, una valigia con qualche vestito, e la speranza di poter mettere a frutto la sua voglia di fare. In un mese ha imparato un mestiere, trovato una casa e un lavoro. Fa lo chef da Abeno Too, un ristorante per i palati più raffinati in tema di cibo giapponese. Specializzato in okonomi yaki, un piatto tipico di Osaka che si cuoce direttamente su una piastra davanti al cliente. Si tratta di una pietanza agro-dolce che ricorda nella forma il pancake americano o tortilla spagnola e viene considerato la “pizza di Osaka”. Il locale è un apiccola bomboniera in centro a Londra vicino al British Museum. .

 

«Avevo provato questa cucina a Tokio dove ero stato a trovare uno zio – racconta il giovane Biellese a Millionaire.it, la rivista mensile dedicata al mondo del business più letta in Italia -. Sapevo che si trattava di un ristorante dove assumono solo giapponesi. Ma ci ho provato. Sono entrato nel ristorante di Soho e mi hanno preso. Dopo un periodo di training, al fianco di uno chef giapponese, ho imparato a cucinare».

 

Per lui è iniziata una nuova avventura. Faticosa ma eccitante. Il lavoro al ristorante Abeno Too è frenetico, anche 52 ore a settimana per circa 1800 euro al mese. Londra è una città carissima e lo stipendio non è dei più alti ma le mance fanno la differenza. Alberto vive in un appartamento che costa 1200 pound al mese, quanto guadagna al ristorante. Divide le spese con la fidanzata, anche lei ha trovato lavoro in una gelateria, da “Amorino”. Con quei preziosi extra lasciati dai clienti riesce a far fronte alle altre spese quotidiane e a mettere qualche soldo da parte.

 

La soddisfazione più grande è quella di essere partito. Di aver avuto il coraggio di lasciare tutto e mettersi in gioco. Il costo è stato alto, si è dovuto separare dalla sua famiglia. Ma Alberto è un ragazzo intelligente, ha capito che stava perdendo tempo prezioso e ha deciso di buttarsi in un mondo che non conosceva. Ha avuto ragione lui perché ora senza alcun dubbio afferma: “Lo rifarei. Sono felice”.

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