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Agli Orsi arrivano novità: apre anche Upim

Debuttano subito Carpisa, poi tocca a Upim e poi a Calliope. Tante novità.

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Agli Orsi arrivano novità: apre anche Upim

Agli Orsi arrivano novità: apre anche Upim

Il Centro Commerciale Gli Orsi si prepara a un mese all’insegna del rinnovamento, rafforzando il proprio ruolo di punto di riferimento per lo shopping e il tempo libero nel territorio biellese. Da sempre attento a offrire un’esperienza completa e di qualità, il Centro continua a evolversi, proponendo un mix sempre aggiornato di moda, ristorazione e servizi.

Tra fine agosto e le prime settimane di settembre, Gli Orsi si arricchirà con nuove aperture e restyling che testimoniano la vitalità e la capacità del Centro di rispondere alle esigenze del pubblico, consolidando al contempo il legame con la comunità locale.

Le novità

Il calendario delle novità prende il via il 31 agosto con Carpisa, brand italiano di borse, valigie e accessori, che apre a Gli Orsi con un look tutto nuovo, destinato a ridefinire il modo di vivere lo stile quotidiano e l’esperienza di viaggio. Il marchio offrirà ai visitatori una proposta ampia e versatile, pensata per accompagnare ogni momento della giornata con uno stile riconoscibile e funzionale.

Upim

Il 4 settembre aprirà Upim, il family department store italiano, punto di riferimento per uno shopping di servizio, conveniente, accessibile e rivolto alle esigenze concrete delle famiglie. Propone un’ampia e variegata offerta, che spazia dall’abbigliamento per tutta la famiglia alla profumeria.

Calliope

Il 6 settembre segnerà la riapertura di Calliope, marchio di abbigliamento del gruppo Teddy, che si presenterà con uno spazio più ampio e rinnovato. Il nuovo store offrirà un layout moderno, un assortimento più ricco e collezioni aggiornate, per un’esperienza di shopping ancora più coinvolgente.

L’11 settembre aprirà Bun Burgers, nuovo fast food che porta all’interno dell’area ristorazione un ambiente giovane e dinamico, per un’esperienza che unisce cibo di qualità, inclusività e attenzione alla sostenibilità. Noto per il suo smashed burger, iconico hamburger in stile americano, Bun si distingue anche per essere il primo fast food in Italia con un menù interamente convertibile in versione plant-based. E, per accogliere anche gli amici a quattro Zampe, offre Bau Bun, un menù pensato appositamente per loro.

Infine, il 13 settembre è in programma la riapertura di Jack & Jones, con un negozio più grande e più bello. Il brand, nato oltre 30 anni fa dalla passione per il jeans, veste oggi l’uomo in ogni occasione, proponendo collezioni sportive, urban, casual ed elegante. Nel nuovo store i clienti ritroveranno l’essenza del marchio: denim di qualità e stile accessibile.

“Queste nuove aperture porta­no a Biella più scelta, più qualità e nuove esperienze di shopping e convivialità. Ogni nuovo store rappresenta una rinnovata occasione per offrire al territorio proposte diverse, accessibili e vicine alle persone.” – commenta Luciano Morganti, Direttore del Centro Commerciale Gli Orsi.

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10 Commenti

1 Commento

  1. Chiarentini

    30 Agosto 2025 at 13:35

    E intanto abbiamo fatto morire il centro di Biella.
    Complimenti

    • Marco

      31 Agosto 2025 at 8:57

      Ma basta con ‘ste cazzate sulla morte del centro di Biella. Via Italia FA SCHIFO, buia e fredda era piena solo di negozi vecchi per i vecchi. Affitti alle stelle, ZERO possibilità di parcheggio, locali angusti. Sentiamo in quale modo una via brutta, stretta e vecchia avrebbe potuto evitare l’apertura di un centro commerciale. Proposte CONCRETE, non “secondo me”.

  2. .Bruno

    30 Agosto 2025 at 20:38

    ma tanto l upim e dell Oviesse e tutto il resto offre merce scadente confezionata in Cina Pakistan poi ci lamentiamo se abbiamo problemi alla pelle coi coloranti che usano .

    • Marco

      31 Agosto 2025 at 9:08

      A parte l’italiano incerto e sgrammaticato, qui mancano anche i concetti di base. Si legge solo un delirio senza punteggiatura a proposito di lamentele che fai solo tu, a te stesso davanti allo specchio. Chi sarebbero i “ci lamentiamo”? Abbiamo riferimenti scientifici e dati tecnici che possiamo verificare o, come al solito, siamo nel campo dei “secondo me” buttati li a caso come l’immondizia?
      Ti svelo un segreto, attendo a non divulgarlo: il 99.5% di quello che usi è prodotto in Cina. I grandi brand dell’abbigliamento, producono in Cina. La tecnologia che usi per scrivere le cazzate che scrivi nei commenti, è prodotta in Cina. Il cotone che compone i vestiti è coltivato DA SEMPRE fuori dall’Italia e dall’Europa. Se TU hai dei problemi, li hai TU. Non generalizzare. I cinesi a differenza di feccia immigrata importata dalla sinistra, lavorano come matti anche qui in Italia. In Cina ci sono realtà industriali che fanno impallidire anche i colossi industriali americani ed europei. Sai perchè? Perchè loro hanno i mezzi, copiano qualsiasi cosa, la migliorano e hanno capito BENE che le porcherie le possono vendere nel mercato interno mentre per il mercato estero devono copiare la qualità Europea. E ti dirò un altra cosa: meglio un singolo cinese che cento islamici / arabi / africani.

  3. .Bruno

    31 Agosto 2025 at 12:17

    marco che cazzate che scrivi tanta merce viene anche da paesi arabi africani e islamici ma tu coi paraocchi non te ne accorgi ,sei così impegnato a mantenere le tue idee malsane che non sai neanche quello che dici , sei proprio un trullo di deficenza

    • Marco

      31 Agosto 2025 at 12:49

      Eh no ciccio, io ci lavoro con quelle cose e SO BENE come funzionano, quindi prima di scrivere CAZZATE senza cognizione, informati BENE perchè a generalizzare a casaccio siete tutti bravi, ma non possedete uno straccio di dettaglio ne di informazione. In quanto alla menzionare la deficienza, conoscendo il tenore dei tuoi commenti, se cerchi un deficiente, guardati allo specchio. Saluti.

      • .Bruno

        31 Agosto 2025 at 13:40

        infatti ho visto te nello specchio proprio ieri a Pettinengo c era un incontro su come tingere con le erbe in modo naturale se lavori in questo campo sai benissimo che i boxer Armani se li lavi col sale ok se no ti trovi il sedere tinto del colore che hai scelto perché come in India Pakistan cina non fissano bene il colore della tintura ,l eritema a volte sulla pelle ,il prurito è causato da queste tinte che non sono fissate bene io conosco tante persone che soffrono di allergie strane lavorando in un settore del benessere, ora caro sapientone un saluto a te e rimani nel tuo mondo di malessere

        • Marco

          31 Agosto 2025 at 23:16

          Ribadisco il commento che ho già espresso: scrivi cazzate senza alcuna cognizione ne documentazione, parli per sentito dire. Le minchiate naturaliste le lasciamo agli sciamani, ai vegani e ad altri perdigiorno / perditempo. Chi pretende di sapere perde tempo. Chi sa, lavora. Ti lascio indovinare chi di noi due è quello che lavora.

          • .Bruno

            1 Settembre 2025 at 11:34

            tu lavori di fantasia e anche tu non hai prove , tu parli per fantasia io che lavoro nel campo del benessere sento e vedo tutti i giorni il malessere delle persone, non solo per quello che riguarda la tintura di capi di abbigliamento,ma anche nell’ alimentazione ciao asino

        • Saltimbanco

          1 Settembre 2025 at 7:56

          Ma quale lavorare nel settore del benessere, hahahah ad andare bene guardi qualche video su Youtube e farai l’omeopata ayurvedico-shamanico-olistico, ossia il nulla cosmico di credenze popolari, superstizione e pseudo-magia. HAHAHAHHA Che pagliaccio

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