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Addio a Erika, cane invisibile morto dopo quindici anni di solitudine

Un articolo commovente

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ENPA Borgosesia – Rifugio “Il Giardino di Quark” di Gattinara ha pubblicato su Facebook questo commovente post.

Stamattina è stata trovata morta Erika, cane invisibile. Quindici anni fa era entrata cucciola in canile con due fratelli (morti già da tempo) e oggi ne esce chiusa in un sacco nero. Un sacco pesante, di plastica spessa. Un sacco per l’immondizia.

Questo abbiamo fatto della tua vita, l’abbiamo buttata via. Certo, chi ti ha presa da cucciola dalle campagne pensava di salvarti, di sottrarti a morte certa. Perchè la gente di questo è convinta, che un cane lasciato in natura non sia in grado di sopravvivere, non pensa nemmeno lontanamente che un cane ferale è perfettamente in grado di avere un ruolo nel suo branco, di farsi una famiglia, di vivere sereno. Oppure che abbia il diritto di morire in pace da cucciolo, se dove è nato non ci sono risorse sufficienti per lui.

Di certo non avresti vissuto tanto a lungo ma di certo saresti stata serena. Tu sei sempre stata l’antitesi della felicità: timorosa, con lo sguardo basso, il ritratto della noia. He, ti abbiamo salvata però. In effetti, sei sopravvissuta alla selezione naturale, ma cosa hai ricevuto in cambio? Quindici anni di solitudine, condannata alla galera senza processo, senza appello e, soprattutto, senza motivo.

Quella plastica ti nasconde alla vista, ma non basta a nascondere l’amarezza che coglie nel ripensare alla tua “esistenza”. Per te non c’è l’amarezza di non essere riusciti a farti adottare, tu non dovevi proprio essere toccata, andavi lasciata alla tua vita. Purtroppo hai trovato un predatore sulla tua strada, che in nome del suo ego, nutrito ed appagato dal tuo “salvataggio”, ti ha predato la vita tanti anni fa. Fai buon viaggio Erika, e non ti chiedermo di perdonarci, perchè non lo meritiamo.

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