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Abbattimento lupi, no della Regione

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In Consiglio Regionale è stato votato oggi l’atto di indirizzo che invita la Giunta regionale del Piemonte affinché si impegni ad evitare, in sede di conferenza Stato-Regioni, la deroga all’abbattimento dei lupi in Italia.

In Consiglio Regionale è stato votato oggi l’atto di indirizzo che invita la Giunta regionale del Piemonte affinché si impegni ad evitare, in sede di conferenza Stato-Regioni, la deroga all’abbattimento dei lupi in Italia. Soddisfatto il consigliere Barazzotto, promotore dell’ordine del giorno: “Il Consiglio regionale del Piemonte, con il voto odierno, ha deciso di dare un messaggio importante e coerente al Governo. L’obiettivo dell’ordine del giorno è quello di considerare gli aspetti scientifici legati all’argomento e non lasciarsi influenzare dall’emotività. La convivenza tra uomo e lupo deve essere però garantita da una serie di azioni ed alternative che evitino però l’abbattimento: l’uccisione dei lupi senza considerare altre misure non può essere accettabile.

Esistono buone pratiche che tengono lontano il lupo dagli allevamenti. La sola presenza dell’uomo è il principale deterrente nei pressi dei centri abitati. Dobbiamo fissare obiettivi e metodi, è il nostro compito, specie in una regione nella quale negli ultimi quindici anni sono stati avviati e gestiti progetti importanti di studio. Invito tutti a guardare l’intervista ad un pastore delle nostre valli nel documentario “Life Wolfalps – Ululato sulle alpi”. Si tratta di un progetto che riassume le prime esperienze maturate nella gestione del ritorno naturale del lupo in Piemonte, regione in cui la specie è presente ormai da oltre vent’anni. Intorno alla mezzora Fulvio Benedetto, pastore del Val Chisone con un gregge di oltre 1500 pecore, racconta la convivenza con i lupi come possibile e assolutamente gestibile”. La bozza del Piano di conservazione e gestione del lupo in Italia, nella sua ultima versione, prevede deroghe al divieto di rimozione di lupi dall’ambiente naturale, con la possibilità di autorizzare l’abbattimento legale del 5% della popolazione del lupo stimata oggi in Italia. Conclude Barazzotto: “Se il Piano sarà approvato così com’è, 60 lupi potranno essere abbattuti ogni anno legalmente nel nostro paese, in un contesto in cui già centinaia di lupi vengono brutalmente uccisi dal bracconaggio con il fucile, bocconi avvelenati o lacci di filo metallico. Almeno 300 lupi sono così uccisi ogni anno dal bracconaggio e se si aggiungono le morti accidentali per investimenti stradali si stima già oggi nel nostro Paese una mortalità causata direttamente dall’uomo tra il 15- 20% della popolazione, considerando una popolazione minima stimata di 1200/1500 lupi, comprendendo sia popolazione appenninica che alpina. Sono cifre che devono ulteriormente indurre il ministro Galletti ad una riflessione profonda sul senso che avrebbe introdurre abbattimenti ulteriori a norma di legge”.

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