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A Pettinengo le fate diventano realtà

Il commento di Vittorio Barazzotto

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Tanti soldi, poca sanità

A Pettinengo da più di vent’anni opera l’associazione culturale “Piccola Fata” che promuove azioni di animazione sociale destinate alle nuove generazioni.
L’idea è nata alla fine degli anni ’90 per non disperdere il patrimonio culturale delle Suore Rosminiane che gestivano l’asilo comunale e che avevano insegnato a generazioni di bambine l’arte paziente del ricamo.

Alcune ex allieve hanno così iniziato ad organizzare incontri settimanali con alcune allieve delle scuole elementari. Gli incontri hanno via via riscosso sempre più successo, tanto da incoraggiare l’ampliamento delle iniziative anche ai bambini con laboratori di tessitura manuale, piccola falegnameria e di traforo.

Così un’idea semplice ha preso la dimensione di un’attività organizzata per conservare e tramandare le testimonianze materiali e culturali della storia locale.

Ogni anno frequentano le attività dell’associazione mediamente dai 40 ai 60 bambini/e di età compresa tra i 6 e i 14 anni, a cui si aggiungono tutti quelli che, anche se un po’ cresciuti, continuano a partecipare ai laboratori organizzati da una ventina di volontari.

Ci si incontra nel doposcuola del lunedì e del venerdì e la frequentazione è libera e aperta a tutti coloro che sono interessati. L’’attività dell’associazione ora fa parte di una rete nazionale e i proventi delle vendite dei prodotti artigianali sono devoluti in beneficenza.

L’esperienza di Pettinengo insegna che nel lavoro, nella passione, nella manualità si trovano le forze per creare una comunità sana e proiettata al futuro, grazie alla conoscenza del nostro passato.
Vittorio Barazzotto

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