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A Massazza c’è un autovelox mobile nascosto

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 Nella continua lotta tra automobilisti e autovelox si inseriscono le lamentele di un conducente circa l’utilizzo dello strumento da parte dell’amministrazione comunale di Massazza, dove – com’è noto – c’è da tempo una posizione fissa, debitamente segnalata.

 Nella continua lotta tra automobilisti e autovelox si inseriscono le lamentele di un conducente circa l’utilizzo dello strumento da parte dell’amministrazione comunale di Massazza, dove – com’è noto – c’è da tempo una posizione fissa, debitamente segnalata.
Il problema è che nella giornata di martedì gli autovelox erano due, il secondo dei quali – mobile – debitamente mimetizzato insieme all’agente della polizia municipale.

«Di professione – è la testimonianza –  faccio il rappresentante, quindi alla guida ogni giorno affrontando non solo le problematiche del lavoro ma anche quelle delle codice stradale. Al momento vanto dopo soli 35 anni di guida zero multe per eccesso  di velocità e zero multe per guida pericolosa. Come il 99% degli Italiani onesti pago il pizzo… tasse allo stato ed al comune ove risiedo».

Fatte queste premesse, l’uomo porge pubblicamente alcune questioni all’amministrazione di Massazza sul metodo di impiego dell’autovelox mobile.
«Il giorno 7 aprile dalle ore 8,35 alle ore 9,10 ho notato che in direzione Biella – Vercelli alla destra e circa 50 metri prima del velox fisso (arancione),  nella rientranza tra le due siepi e davanti al cancello di un’abitazione, sostava ben nascosto senza alcun avviso l’autovelox mobile, occultato tra l’altro da una Fiat Punto scura parcheggiata».
Essendo in zona, l’uomo ha effettuato avanti e indietro ben cinque passaggi, in tre dei quali ha notato il vigile nei pressi della postazione «mentre nei restanti due  la postazione era incustodita».

Al rientro a casa, l’uomo ha posto e si pone alcuni quesiti.
«Innanzitutto, se l’amministrazione comunale vuole utilizzare postazioni mobili, a che cosa è servito installare gli autovelox fissi? E poi perchè installarlo, nascosto, a soli 50 metri circa da quello mobile? Perchè contrariamente a quello che stabiliscono le norme in cui si parla di prevenzione ed educazione, nascondere agente di polizia e strumentazione dietro le siepe e a una macchina parcheggiata? Per di più davanti all’entrata di un’abitazione privata o comunque rendendo difficili e  pericolose le manovre di accesso o di uscita?»

E ancora: «E’ legale tale procedura, cioè occultarsi? Non dovrebbero esserci degli avvisi posti alla giusta distanza? Perché il militare o vigile non indossava la pettorina di alta visibilità come fanno le forze dell’ordine e tutti quegli operatori che lavorano sulla strada? Per la sicurezza dovrebbero indossarlo o forse il vigile né è esentato?».
 «Dimenticavo – è la conclusione – che il vigile in questione  aveva poi fermato un autotreno facendo si che rimanesse nella corsia, obbligando me ed altri utenti a dover sorpassare ed invadere la carreggiata opposta oltrepassando peraltro la striscia bianca continua.

Sono certo (spero) di avere tutte le risposte dal primo cittadino e dal vigile cosi come sapere dal prefetto  e dalla regione se tutto questo sia regolare».
E’ inutile dire che l’interessato non pensa che le norme di legge siano state completamente osservate.

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