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A Biella inaugurate tre nuove panchine rosse in città

Un segno contro la violenza sulle donne

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Per celebrare la giornata contro la violenza di genere (25 novembre), in un clima di grande dolore per i recenti fatti accaduti proprio in questo mese, oggi, 24 novembre, a Biella sono state inaugurate tre nuove panchine, arrivando ad un totale di diciassette: Giardini alpini d’Italia, Casa Circondariale di Biella, Giardini Arequipa, Giardini Zumaglini (attualmente in restauro), Piazza Martiri della Libertà, Giardini di Palazzo Lamarmora, Parco Robinson, Skate park (via Trivero), Giardini ‘Associazione Nazionale Partigiani d’Italia’, Parco Regione Croce, Ospedale degli Infermi, Piazza del Monte e presso CRI – sezione Biella, davanti il Palazzo della Provincia, davanti al Tribunale, presso i giardini del Fondo Edo Tempia, più una panchina, temporaneamente installata presso il Centro Commerciale i Giardini, che verrà donata al comune e successivamente posata in città.
L’occasione dell’inaugurazione delle nuove panchine rosse è stata affiancata dalla consueta Marcia a cui hanno partecipato oltre 100 studenti di alcuni Istituti superiori della provincia e circa 50 cittadini; durante la cerimonia, oltre agli interventi delle autorità, tra cui quella del presidente della Provincia Emanuele Ramella Pralungo che ha aperto i lavori della giornata, ci sono state due coinvolgenti performance a tema realizzate dall’Opificiodellarte ed una particolarmente toccante esibizione realizzata dagli studen-ti del Liceo Scientifico di Cossato ispirato al monologo ‘Lo stupro’ di Franca Rame.
Ricordiamo che la prima panchina è stata inaugurata il 9 marzo del 2018 presso i giardini Zumaglini con una specifica finalità, quella di contribuire, tramite trasformazioni artistiche di comuni elementi di arredo urbano, a sensibilizzare la cittadinanza sul tema della violenza contro le donne e, nel con-tempo, diffondere informazioni utili a chi si trova in stato di necessità.

L’assessore alle Pari Opportunità del comune di Biella, Gabriella Bessone, dichiara: “Il Tavolo Pan-chine Rosse lavora tutto l’anno per mantenere alta l’attenzione e la sensibilità su questo fenomeno che non cenna a cambiare rotta. Oggi con la marcia degli studenti e l’inaugurazione di tre nuove panchine in città, proviamo metaforicamente a posare nuovi ‘mattoni’ verso il cammino della consa-pevolezza e della lotta contro la violenza di genere. I fatti recenti ci hanno sconvolto, forse per l’età della giovane vittima Giulia, sicuramente questo tragico fatto ci spronerà ad attivare altri progetti, rivolti in particolare alle nuove generazioni. Voglio ringraziare per il lavoro svolto, sempre con co-stante impegno, tutti i componenti del Tavolo e i ragazzi, autori sensibili delle opere, che sotto forma di ‘panchina’ diventano punti di riferimento e di diffusione dei recapiti utili a cui le potenziali vitti-me possono rivolgersi per chiedere aiuto. Facciamo rumore, il rumore che risveglia gli animi e tutte le sensibilità contro la violenza di genere”.

“L’evento di oggi – spiega l’assessore alle Pari Opportunità della Regione, Chiara Caucino – assume ancora più significato alla luce dei tragici e inaccettabili fatti di cronaca di accaduti in questi giorni. Come ho sempre assicurato il contrasto alla violenza di genere è stata, è e sarà sempre, una priorità di questa giunta regionale, come dimostrano le iniziative intraprese per combattere questo odioso fe-nomeno, compreso il rafforzamento di un App, ‘Erika’, che – se scaricata sullo smartphone – è in grado di geo localizzare la donna in pericolo e, nei casi più estremi, avvisare le forze dell’ordine per un tempestivo intervento. Ritengo – conclude Caucino – quella delle panchine rosse un’azione incisi-va e molto efficace di sensibilizzazione, a forte impatto emotivo, così come reputo che, a questa fondamentale iniziativa, vada affiancata una decisa azione di educazione dei maschi, che fino dall’infanzia devono crescere con valori sani – inculcati da famiglia e scuola – in cui la violenza nei confronti di una donna venga già da subito considerata come un fatto inaccettabile. Solo così, agen-do, per così dire,’su più fronti’ potremo ambire a un futuro in cui femminicidi e violenza contro le donne saranno soltanto un brutto ricordo. Proprio per questo stiamo portando avanti un progetto che coinvolge 8 province piemontesi, 70 classi e 1.500 studenti finalizzato a educare, anche con l’aiuto della pet therapy, all’affettività. Dove c’è affetto, dove c’è rispetto, non può esserci violenza”.

Le sigle sindacali sul territorio CGIL-CISL-UIL, nelle persone di Daniele Mason, Elena Ugazio e Alessandra Sitzia, componenti del ‘Tavolo panchine rosse’ spiegano: “Il nostro impegno vuol essere teso a contrastare la cultura della violenza contro le donne e formare ragazze e ragazzi consapevoli che l’amore non è controllo, non è possesso o violenza ma libertà e spensieratezza. Abbiamo scelto l’opera realizzata da Francesca Palma che ben simboleggia questo pensiero, rappresentando una donna che piange con le mani posate sul corpo che aiutano ad evocare la violenza subita. I corpi dei riquadri sono altre fotografie di donne soggette a violenze: le vittime sono molte e diverse tra loro, il nastro adesivo simboleggia i cerotti usati con il duplice scopo di stigmatizzare il dolore e di nascon-dere l’evidenza delle ferite”.
Erica Vallera Presidente del Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Biella e Ilaria Sala Consigliera di Parità della provincia di Biella, dichiarano: “Abbiamo proposto alla Presidente del Tribunale di Biella di posizionare una panchina rossa nel giardino antistante il Tribunale, come segno permanente di memoria, un impegno ed un invito ad avere fiducia nella giustizia. L’opera scelta, realizzata da Tommaso Givonetti, ha come raffigurazione un abito da sposa che rappresenta la felicità del matrimonio e della vita di coppia e le rose che simboleggiano il dono dell’amor cortese capace di elevare l’uomo. Tutto questo si trasforma e ci riporta al color rosso del sangue e delle rose appassite dove tutto evoca la violenza, nel ricordo saldo delle tante donne vittime di violenza”.

“Il Fondo Edo Tempia nasce oltre quarant’anni fa pensando anche alle donne e alla loro salute” commenta la Presidente dell’associazione Simona Tempia, “con iniziative come l’ambulatorio mobile che portava gli esami di prevenzione nelle piazze. Da mesi avevamo in mente di dare una testimo-nianza anche nel giardino della nostra sede di quanto sia importante sostenere la causa femminile an-che su questo fronte. Mai come in questi giorni se ne sta parlando, con il dolore di un’ennesima tra-gedia: se anche solo una persona, leggendo il cartellino che sarà accanto alla panchina, trovasse una via per ottenere aiuto, sarebbe un successo. Anche se il vero successo sarebbe arrivare a una società in cui questo aiuto non sia più necessario”.
La Marcia si è conclusa davanti al Tribunale di Biella con alcuni momenti di grande emozione e con gli interventi della Presidente Erica Vallera Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Biella, della Presidente del Tribunale Dr.ssa Paola Rava, del Procuratore della Repubblica Dr.ssa Te-resa Angela Camelio e del Presidente dell’Ordine degli Avvocati Franco Enoch.

Le conclusioni dei lavori della giornata sono state affidate al sindaco di Biella, Claudio Corradino.

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2 Commenti

1 Commento

  1. Ardmando

    25 Novembre 2023 at 8:00

    Sono sicuro che dopo aver visto le panchine rosse, chiunque abbia in mente di commettere un delitto di questo tipo, ci ripenserà. Sono certo che chiunque stia per commettere un gesto estremo verso la persona che diceva di amare, alla vista e al pensiero delle panchine rosse, cambierà totalmente mentalità. Sono certo che anche Filippo Turati abbia visto delle panchine rosse e abbia letto sui giornali o visto alla televisione le manifestazioni contro la violenza di genere o abbia letto o visto le notizie dell’installazione di questa o quella panchina rossa. Provate a chiedere a lui o a quelli che hanno ucciso subito dopo di lui, se il pensiero di quelle panchine o delle manifestazioni abbia fatto indebolire in qualche modo la loro volontà omicida. Così capirete che queste baggianate non possono nulla contro questa piaga.

    • Ardmando

      25 Novembre 2023 at 8:28

      *Filippo Turetta*

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