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Un convegno dedicato alle malattie dei bronchi

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“B.P.C.O.: dalla storia della patologia alle storie di malattia e cura”. E’ questo il titolo del convegno, ad ingresso libero, organizzato dalla Struttura Complessa Formazione e Comunicazione dell’ASL BI, con la collaborazione di Fondazione Edo ed Elvo Tempia e Lilt Biella, che si terrà sabato 25 ottobre, presso la sala convegni Biverbanca, a partire dalle ore 8.30 fino alle 17 circa.

“B.P.C.O.: dalla storia della patologia alle storie di malattia e cura”. E’ questo il titolo del convegno, ad ingresso libero, organizzato dalla Struttura Complessa Formazione e Comunicazione dell’ASL BI, con la collaborazione di Fondazione Edo ed Elvo Tempia e Lilt Biella, che si terrà sabato 25 ottobre, presso la sala convegni Biverbanca, a partire dalle ore 8.30 fino alle 17 circa.

L’iniziativa si rivolge a Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera Scelta, medici ospedalieri, psicologi ed infermieri come momento utile per approfondire la broncopneumopatia cronica ostruttiva, una delle più frequenti patologie fumo correlate, sia sotto il profilo clinico ed epidemiologico, sia sotto il profilo della relazione con il paziente che ne è affetto.

La B.P.C.O. è un’affezione delle vie respiratorie che insorge, di regola, in seguito ai danni provocati dall’inalazione costante di sostanze nocive. Tra queste, i maggiori imputati sono senz’altro il fumo di sigaretta e l’inquinamento ambientale.

Si calcola che solo nel territorio biellese, circa 1.000 pazienti soffrano di tale affezione, caratterizzata da tosse persistente con abbondante espettorato, fiato corto e bronchiti recidivanti; tali sintomi, se non adeguatamente trattati, tendono a peggiorare nel corso del tempo. Il costo per i trattamenti sanitari di questa patologia sono molto alti per la società, anche perché la malattia, a causa della lenta comparsa delle manifestazioni cliniche, spesso non viene tempestivamente diagnosticata e viene curata solo nelle fasi avanzate, quando, nella maggior parte dei casi, non si può far altro che ricorrere al ricovero ospedaliero.

Anche se la B.P.C.O. non è guaribile, una diagnosi precoce e l’adozione di misure adeguate, possono rallentare il decorso della malattia, migliorando la qualità della vita di coloro che ne soffrono. Il piano terapeutico proposto per affrontare tale patologia si articola su un lungo arco di tempo e, spesso, richiede al paziente cambiamenti importanti rispetto alle proprie abitudini ed al proprio stile di vita; cambiamenti che prevedono, in primis, l’attivazione di un percorso di disassuefazione dal fumo di sigaretta.

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