Sport
“Mezzalama 2015”, Vigitello il migliore tra i biellesi
Quasi 800 atleti, 260 cordate in rappresentanza di 22 nazioni. Questi solo i numeri principali della 20esima edizione del “Trofeo Mezzalama”, gara principe dello scialpinismo internazionale, disputato lo scorso fine settimana in Valle d’Aosta.
Quasi 800 atleti, 260 cordate in rappresentanza di 22 nazioni. Questi solo i numeri principali della 20esima edizione del “Trofeo Mezzalama”, gara principe dello scialpinismo internazionale, disputato lo scorso fine settimana in Valle d’Aosta.
La “Maratona dei Ghiacciai” – così viene chiamata per il suo percorso di 45 chilometri di sviluppo per 3.500 metri di dislivello – ha festeggiato degnamente i 150 della conquista del Cervino con un percorso capovolto rispetto al passato, con una gara all’insegna di Pioggia, neve e tempesta. Condizioni estreme che hanno esaltato una volta in più lo spirito della competizione, prova del circuito internazionale della Grande Course e ultima tappa della Coppa del Mondo Long Distance.
A salire sul gradino più alto del podio è stata la cordata del Centro Sportivo Esercito di Courmayeur, composta da Matteo Eydalin, Michele Boscacci e Damiano Lenzi, che hanno tagliato il taguardo fermando le lancette del cronometro sul tempo di 5h10’49”, capaci di precedere con un distacco di quasi 5’ Robert Antonioli, Manfred Reichegger e Lorenzo Holzknecht, che quasi in volata hanno preceduto Anton Palzer, Martin Anthamatten e Pietro Lanfranchi.
Tanti anche i biellesi impegnati nel “Mezzalama 2015”. Alla fine il migliore è stato Corrado Vigitello, 19esimo con Giuseppe Ouvrier e Klaus Mariotti in 6h54’35”. A seguire, 63esimi Giovanni Ferraris, Roberto Caucino e Guido Gardini (8h33’30”), 69esimo Roberto Fenaroli con Paolo Bobba e Alessandro Bianco (8h45’30”) e 104esimi Filippo Pelacchi, Renzo Recanzone e Davide Ciocchetti (9h20’17”). Ritirati invece Massimo Lanza, Gianluca Finotello, Igor Mai, Andrea Coda, Massimo Andreotti, Valter Antoniotti, Riccardo Eulogio, Gabriele Greguol, Giuseppe Pivano, Milena Ghirardi e Nazareno Curnis.
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