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La maglia rosa di Rigoberto Uran

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La maglia rosa è sulle spalle di Rigoberto Uran. Il corridore colombiano l’ha strappata al termine della cronometro di giovedì a Cadel Evans.

Così oggi alla partenza della 14esima tappa, la Aglié-Oropa, la prima vera frazione di montagna del 97esimo Giro d’Italia.

La maglia rosa è sulle spalle di Rigoberto Uran. Il corridore colombiano l’ha strappata al termine della cronometro di giovedì a Cadel Evans.

Così oggi alla partenza della 14esima tappa, la Aglié-Oropa, la prima vera frazione di montagna del 97esimo Giro d’Italia. La Corsa Rosa – scattata venerdì 9 maggio da Belfast, in Irlanda – nelle prime due settimane ha fatto vittime illustri, come “Purito” Rodriguez e Michele Scarponi. Il primo è stato costretto al ritiro dopo una delle tantissime cadute causate dalla pioggia incontrata all’arrivo in Italia e ha dovuto abbandonare con la bellezza di tre costole fratturate e un dito rotto. Il secondo, vincitore “a tavolino” nel 2011 (dopo la celeberrima squalifica di Alberto Contador, ndr) è ancora in gruppo, ma ormai staccato e virtualmente fuori dai giochi, anche lui per essere finito a terra. A terra, e poi a casa, anche l’australiano Michael Matthews, in rosa per sei giorni.

La tappa di ieri

La 13esima tappa, da Fossano a Rivarolo Canavese si è tinta d’azzurro. A trionfare è stato Marco Canola della Bardiani, che si è imposto in volata su Jackson Rodriguez e Angelo Tulik dopo 150 chilometri di fuga.
Scattati a pochi chilometri dal via, tre per la precisione, il gruppetto di testa composto inizialmente da cinque corridori (Angelo Tulik dell’Europcar, Jackson Rodriguez dell’Androni-Venezuela, Marco Canola della Bardiani-Csf, Jeffry Johan Romero Corredor della Colombia) e Gert Dockx della Lotto Belisol), è riuscito ad arrivare al traguardo con 11” di vantaggio sul plotone della maglia rosa sempre sulle spalle di Rigoberto Uran.

La classifica generale dopo le prime 13 frazioni

Questa la classifica generale del 97esimo Giro d’Italia al termine della 13esima tappa, la Fossano-Rivarolo: 1. Rigoberto Uran, 53’15”06; 2. Cadel Evans, a 37”; 3. Rafal Majka, a 1’52”; 4. Domenico Pozzovivo, a 2’32”; 5. Wilco Kerlderman, 2’50”; 6. Nairo Quintana, a 3’29”; 7. Fabio Aru, a 3’37”; 8. Wouter Poels, a 4’06”; 9. Steve Morabito, a 4’20”; 10. Robert Kiserlovski, a 4’41”; 11. Ivan Basso, a 5’09”; 12. Pierre Rolland, a 5’46”; 13. Gianluca Brambilla, a 5’57”; 14. Diego Ulissi, a 6’24”; 15. Matteo Rabottini, a 6’48”; 16, Ryder Hesjedal, a 6’55”; 17. Maxime Monfort, a 7’01”; 18. Kanstantsin Siutsou, a 7’31”; 19. Alexis Vuillermoz, a 7’36”; 20. Damiano Cunego, a 8’42”; 21. Alexandre Geniez, a 9’08”; 22. Franco Pellizotti, a 9’38”; 23. Hubert Dupont, a 10’13”; 24. José Herrada, a 10’21”; 25. Samuel Sanchez Gonzalez, a 10’59”; 26. Fabio Andres Duarte Arevalo, a 13’23”; 27. Georg Preioler, a 14’17”; 28. Michael Rogers, a 14’29”; 29. Davide Malacarne, a 15’58”; 30. Serge Pauwels, a 20’33”; 31. Bjorn Thurau, a 24’25”; 32. Andre Fernando Cardoso, a 26’03”; 34. Francis Mourey, a 29’07”; 35. Pawel Poljanski, a 30’03”; 36. Maxime Bouet, a 31’54”; 37. Sebastian Henao Gomez, 32’10”; 38. Jarlinson Pantano Gomez, a 32’32”; 39. Jan Polanc, a 32’34”; 40. Przemyslaw Niemiec, a 34’28”; 41. Ivan Santaromita, a 35’33”; 42. Nicholas Roche, a 36’00”; 43. Paolo Tiralongo, a 37’26”; 44. Michael Landa Meana, a 37’45”; 45. Dario Cataldo, a 39’59”; 46. Daniel Moreno Fernandez, a 41’26”; 47. Matteo Montaguti, a 41’43”; 48. Sander Armee, a 44’07”; 49. Marco Goos, a 44’12”; 50. Enrico Battaglin, a 44’52”; 51. Alberto Losada Alguacil, a 46’49”; 52. Evgeny Petrov, a 48’35”; 53. Julien Berard, a 49’18”; 54. Riccardo Zoiol, a 49’38”; 55. Leonardo Fabio Duque, a 50’39”; 56. Michele Scarponi, a 52’15”; 57. Ivan Rovny, a 53’08”; 58. Pieter Weening, a 55’36”; 59. Romain Sicard, a 56’55”; 60. Diego Rosa, a 56’56”; 61. Jackson Rodriguez, a 57’09”; 62. Lars Yitting Bak, a 58’35”; 63. Valerio Agnoli, a 59’48”; 64. Eduard Vorganov, a 1h00’01”; 65. Francesco Manuel Bongiorno, a 1h01’05”; 66. Igor Anton, a 1h01’09”; 67. Matteo Bono, a 1h02’05”; 68. Vladimir Gusev, a 1h03’38”; 69. Pieter Serry, a 1h03’43”; 70. Jonathan Monsalve, a 1h03’50”; 71. Julian David Arredondo Moreno, a 1h03’51”; 72. Edvald Boasson Hagen, a 1h04’27”; 73. Axel Domont, a 1h04’50”; 74. Johan Le Bon, a 1h05’01”; 75. Dennis Vanerdert, a 1h08’05”; 76. Ben Hermans, a 1h08’05”; 77. Yonder Goody, a 1h08’40”; 78. Eros Capecchi, a 1h09’04”; 79. Fumiyuki Beppu, a 1h09’05”; 80. Jonathan Castroviejo, a 1h09’16”; 81. Philip Deignan, a 1h09’18”; 82. Rodolfo Torres Agudelo, a 1h09’28”; 83. Miguel Angel Rubiano Chavez, a 1h10’34”; 84. Simon Geschke, a 1h12’32”; 85. Salvatore Puccio, a 1h12’48”; 86. Martijn Kerzer, a 1h13’55”; 87. Mattia Cattaneo, a 1h14’56”; 88. Robinson Chalapud Gomez, a 1h15’01”.

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