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Infa-Gaglianico, lo striscione offensivo non rovina la festa

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Meno uno. L’Infa SprintVirtus vince contro il Gaglianico Volley School gara1 della finale play-off del campionato di Prima Divisione, infilando il 23esimo successo consecutivo per 3-0. Ma il punteggio non deve trarre in inganno: è stata una partita vera, lottata, nella quale le nerofucsia hanno potuto mettere sul piatto della bilancia una maggiore esperienza e un tasso tecnico superiore.

Meno uno. L’Infa SprintVirtus vince contro il Gaglianico Volley School gara1 della finale play-off del campionato di Prima Divisione, infilando il 23esimo successo consecutivo per 3-0.

Ma il punteggio non deve trarre in inganno: è stata una partita vera, lottata, nella quale le nerofucsia hanno potuto mettere sul piatto della bilancia una maggiore esperienza e un tasso tecnico superiore. Alla fine gli oltre 200 spettatori accorsi giovedì al PalaSarselli hanno tributato un lungo applauso ai due sestetti, però la bella serata di sport è purtroppo stata rovinata da uno striscione pesantemente offensivo esposto da alcuni sostenitori del Gaglianico nei confronti della SprintVirtus Biella, fatto rimuovere dagli arbitri durante lo svolgimento dell’incontro.

«Prendo atto di quanto mi è stato detto dal presidente e da alcuni dirigenti della società Gaglianico Volley School, e cioè che lo striscione è stato esposto da due ragazzine e nessuno del pubblico e della società aveva visto cosa c’era scritto – commenta il presidente della Virtus Nicolò Pizzato -. Ovviamente mi auguro che qualcuno invece prenda atto che non mi piace passare per scemo, in quanto io, dirigenti, atlete, e pubblico SprintVirtus abbiamo avuto gli occhi sia per vedere chi ha esposto lo striscione, sia per vedere dov’erano seduti presidente e dirigenti che hanno detto di non aver letto nulla, sia per vedere la reazione nel momento in cui è stato fatto togliere lo striscione, sia infine per accorgerci che la parola “scusa” per l’accaduto non è uscita nè dal presidente nè da nessuno dei dirigenti ai quali ho chiesto personalmente spiegazioni alla fine dell’incontro. Per noi comunque l’episodio è chiuso, prendiamo semplicemente atto di quello che è successo e di quanto scritto su quello striscione. Restiamo fieri ed orgogliosi della sportività e correttezza del nostro meraviglioso pubblico che mai si permetterebbe di scrivere uno striscione così disgustoso nei confronti degli avversari».

Tornando all’incontro, il tecnico dell’Infa Carlos Di Lonardo ha schierato in avvio Zavallone in palleggio, con Ferraro in diagonale, Peruzzo e Barbera centrali, Milani e Acciarito in banda e libero Gaido, poi nel secondo set sono entrate Miola per Ferraro e Roà in battuta. Gaglianico ha risposto con Della Selva in cabina di regia, Logoteta opposto, Sellone e Meneghesso schiacciatrici, Coppa e Nalin centrali, libero Marinello. Il primo punto per le ospiti ha scatenato il tifo sulle tribune e l’iniziale equilibrio ha reso la sfida, sia in campo sia tra i tifosi, molto accesa. Le ospiti, meno gravate dal peso di dover vincere hanno provato l’allungo (6-8) grazie a Coppa, mentre Marinello è parsa di gomma nel recuperare una pregevole veloce di Ferraro, che comunque ha piazzato alcuni attacchi-punti, portando lo score sul 13-11. Quando anche Milani – ottima sia nella fase difensiva, sia in attacco – è entrata decisamente in partita, per Gaglianico sono stati dolori: 16-13, poi 18-14. Acciarito non si è rivelata da meno, dal centro anche Peruzzo e Barbera hanno dato il loro contributo e il set è finito 25-19. L’Infa è partita bene nella seconda frazione (3-0 poi 7-2), ma il sestetto di Valentina D’Ettorre è rimasto aggrappato al match con i denti grazie a un servizio molto efficace e sull’8 pari è stato il tecnico italo-argentino a chiamate time-out. Gaglianico si è riportata avanti (9-12), mettendo ancora pressione sulle nerofucsia, che hanno reagito trascinate dal pubblico. Barbera prima e Ferraro dopo hanno riportato la situazione in parità (14-14 e 19-19). A quel punto Gaglianico si è come smarrita e con Acciarito in battuta l’Infa ha piazzato un parziale di 6-0 che le permette di chiudere la seconda frazione nuovamente a 19. L’immediato 8-3 del terzo set ha costretto coach D’Ettorre a fermare subito il gioco e solo con una battuta molto rischiata le biancoblù sono riuscite ancora a mantenersi in linea di galleggiamento (10-9). Ferraro è caduta male su una caviglia e ha lasciato spazio a Miola, ben determinata a non far rimpiangere la forte mancina: l’Infa ha allungato sul 19-12 e dopo un attimo di “braccino” le padrone di casa hanno chiuso gara1 con un altro 25-19 e si sono portate a un solo match dalla serie D.

«Gaglianico già in campionato aveva fatto due buone partite grazie a difesa e servizio – racconta coach Carlos Di Lonardo -. Una partita vera, giocata fino all’ultima palla. Sapevamo che in una finale non ci sono favoriti, quando inizia la partita devi giocartela fino all’ultimo punto». Il tecnico si sofferma sulle prove di Milani e Barbera. «Tutte sono importanti – spiega -. Nel caso specifico sono due giocatrici che hanno creato una leadership, è bello tenerle in campo. Casazza? Non riesce ad allenarsi a causa dello studio e non era disponibile per questa gara. Per il ritorno dovremo ancora valutare la data: il 30 Gaglianico non dispone della palestra. Bisogna aspettare ancora qualche giorno. Le difficoltà saranno le solite, dovremo gestire le loro battute, sapendo che ci proveranno fino all’ultimo. Dovremo avere pazienza e imporre le nostre qualità».