Seguici su

Sport

Gli Internazionali di golf parlano tedesco

Pubblicato

il

A Magnano trionfa la Germania.

Il tedesco Tim Mayer ha infatti vinto la decima edizione dei “Reply Italian International Under16 Championship-Teodoro Soldati Trophy”. E’ questo il verdetto della kermesse che si è conclusa giovedì sul percorso del Golf Club Biella “Le Betulle” con la classica “maratona” delle 36 buche finali, caratterizzate da emozioni e ribaltamenti di fronte.

A Magnano trionfa la Germania.

Il tedesco Tim Mayer ha infatti vinto la decima edizione dei “Reply Italian International Under16 Championship-Teodoro Soldati Trophy”. E’ questo il verdetto della kermesse che si è conclusa giovedì sul percorso del Golf Club Biella “Le Betulle” con la classica “maratona” delle 36 buche finali, caratterizzate da emozioni e ribaltamenti di fronte.

Il 16enne rappresentante del Gc Francoforte (già vincitore in stagione di due importati prove giovanili in Germania, il “Coca Cola Berlin Open Championship 2016” e il “DGV-Deutsche Meisterschaften AK16”), autentico dominatore delle prime due giornate, ha assorbito il passaggio a vuoto del terzo round per chiudere in bellezza con lo score di 289 (71, 71, 76 e 71, per un complessivo -3) sigillando la vittoria con un bel birdie alla buca 18. Mayer, prima di esultare, ha atteso conferma dai compagni per poi abbracciarli e aprirsi finalmente in un bel sorriso consapevole che il successo gli regala, oltre al trofeo dedicato a Teodoro Soldati, anche la partecipazione ai prossimi Open d’Italia (da 3 milioni di euro di montepremi).

Secondo – a sorpresa – l’inglese Conor Gough con 291 (77, 71, 72 e 71, che equivale a un -1), l’unico con il vincitore a chiudere sotto il par, ma che ha pagato a caro prezzo un pessimo primo giro.

La Germania, che si era già imposta nel “Trofeo delle Nazioni”, ha proseguito il suo dominio piazzando al terzo posto con 293 (+1) altri due atleti: Florian Horder e David Li. Proprio quest’ultimo si era portato al comando alla termine del terzo giro, per poi crollare nelle ultime 18 buche chiuse in 78. In terza posizione a pari merito anche il piccolo austriaco Dominic Schneider.

Il migliore degli italiani alla fine è risultato essere il campione uscente e rappresentate del Royal Park Riccardo Leo (73, 72, 71 e 80, con un totale di 296 colpi e +4), che dopo essere stato in contention per la vittoria sino alla fine del terzo giro (era secondo ad un colpo di Li), ha chiuso al sesto posto (ex-aequo con l’inglese Hugo Kedzlie e lo svedese Ludving Eriksson) dopo un brutto round finale terminato in 80 (con sette bogey, un doppio bogey e due birdie).

Tra gli azzurri, buona la prova di Gregorio Alibrandi (Olgiata) e Dylan De Prosperis (Parco di Roma), noni con lo score di 298 (+6). Da segnalare per Alibrandi il miglior punteggio dei campionati in compagnia di Li (69 nel terzo giro per entrambi). Positiva la prova del giocatore di casa Gregorio De Leo (Gc Biella), che malgrado qualche alto e basso si è piazzato 15esimo con 299 (+7). Più indietro, al 20esimo posto con 302 (+10) Massimiliano Campigli (Gc Torino), il biellese che alla vigilia era indicato come uno dei grandi favoriti, e Andrea Romano (Olgiata).

Il colpo del torneo è stato quello messo a segno dal veronese Mario Zucal, che ha imbucato un ferro 3 da oltre 200 metri al par 3 della buca 10. L’hole in one, la seconda nella storia dei campionati ha consentito a Zucal di chiudere la giornata di mercoledì in perfetto par (73), ma non è stato sufficiente, causa l’85 (+12) del primo giro, per poter passare il taglio che era caduto a 153 (+ 7), lasciando in gara 41 atleti.

Nel “Trofeo delle Nazioni” si è imposta – come detto – la Germania (formazione composta da Tim Mayer, David Li e Moritz Lammer) con 287 colpi (144 e 143, -5) davanti all’Italia (Massimiliano Campigli, Andrea Romano e Riccardo Leo), seconda con 291 (146 e 145, -1). Al terzo posto con 294 (+2) il Sudafrica, quindi l’Inghilterra (296, +4), la Norvegia (298, +6) e la Svezia (301, +9).

A premiare i vincitori con il presidente del Golf Club Biella “Le Betulle” Florindo Bozzo sono intervenuti il vice-presidente della Federgolf Antonio Bozzi e la famiglia Soldati.

La manifestazione ha visto al via 144 le promesse del golf (sulle oltre 170 richieste) ripartite tra 85 atleti stranieri e 59 italiani. Mentre le nazioni rappresentate, con l’entrata nel tabellone all’ultimo momento del coreano Chanhee Kim (tesserato per il Castello di Tolcinasco), hanno raggiunto il numero record di 20: Italia, Sud Africa, Inghilterra, Irlanda, Germania, Finlandia, Svezia, Olanda, Svizzera, Norvegia, Belgio, Repubblica Ceca, Austria, Scozia, Estonia, Francia, Danimarca, Slovenia, Spagna e Corea del Sud.

Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook