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Fine settimana in chiaroscuro per Ayrton Badovini

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Fine settimana in chiaroscuro per Ayrton Badovini a Laguna Seca. Il nono appuntamento del Mondiale Superbike, l’ultimo prima della lunga sosta estiva, è stato caratterizzato dal cielo nuvoloso, anche se non ha piovuto.

Fine settimana in chiaroscuro per Ayrton Badovini a Laguna Seca. Il nono appuntamento del Mondiale Superbike, l’ultimo prima della lunga sosta estiva, è stato caratterizzato dal cielo nuvoloso, anche se non ha piovuto.

La prima gara non è stata positiva per il pilota biellese, costretto al ritiro nel corso del 19esimo per un problema meccanico alla “sua” Bimota BB3. Grande protagonista è stato Marco Melandri, che ha dominato la prova con la sua Aprilia, riscattando almeno in parte una annata sino ad ora deludente, che lo vede con uno svantaggio di 43 punti rispetto al compagno di scuderia Sylvain Guintoli, nell’occasione secondo al traguardo. Terzo gradino del podio per il campione del mondo in carica Tom Sykes, andato lungo nel “mitico cavatappi” nel corso del primo giro e costretto quindi a inseguire. Quarta posizione per la Ducati di Davide Giuliano.

Molto meglio Badovini nella seconda prova, quando ha tagliato il traguardo in ottova piazza, al primo posto nella categoria Evo. In gara2 – gara infinita, fermata due volte dalla bandiera rossa in seguito ai brutti incidenti di Alex Lowes e Sylvain Barrier e ridotta a prova sprint dopo la prima interruzione – è arrivato il pronto riscatto di Sykes, che ha portato la Kawasaki davanti a tutti approfittando dello scivolone all’ultima curva di Melandri e precedendo Guintoli e la Honda di Jonathan Rea.

Ancora una volta, dunque, Ayrton Badovini si è rivelato uno dei migliori della classe Evo, anche se sfortunatamente anche negli Stati Uniti i suoi risultati non sono stati omologati e i piazzamenti sono stati cancellati dalla graduatoria.

Ora il circus della Superbike si potrà godere un po’ di meritato riposo, tornando infatti in pista solamente alal fine dell’estate, precisamente domenica 7 settembre a Jerez de la Frontera, in Spagna. Ma quella negli States potrebbe però essere stata l’ultima opportunità per il talentuoso pilota biellese e per la casa di Rimini, che entro il 13 agosto dovrà dimostrare alla commissione della Fmi – la Federazione Internazionale – di aver prodotto e soprattutto immatricolato i 125 esemplari stradali prescritti dal regolamento.

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