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Un incontro su sicurezza alimentare e tutela dei consumatori

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Martedì 27 maggio saranno presentati discussi gli esiti del Piano 2013 di vigilanza, formazione/informazione e di controllo sugli operatori del settore e sui loro prodotti, messo in atto dall’Azienda Sanitaria Locale di Biella. Dalle 14.30 alle 17 circa, la sala riunioni del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL BI, con sede in via Don Sturzo 20, a Biella, accoglierà un incontro rivolto a produttori, Camera di Commercio, associazioni di categoria e ai rappresentanti di coloro che operano nel settore alimentare.

Martedì 27 maggio saranno presentati discussi gli esiti del Piano 2013 di vigilanza, formazione/informazione e di controllo sugli operatori del settore e sui loro prodotti, messo in atto dall’Azienda Sanitaria Locale di Biella.

Dalle 14.30 alle 17 circa, la sala riunioni del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL BI, con sede in via Don Sturzo 20, a Biella, accoglierà un incontro rivolto a produttori, Camera di Commercio, associazioni di categoria e ai rappresentanti di coloro che operano nel settore alimentare.

L’obiettivo è presentare e discutere gli esiti delle attività svolte dal Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione e dal Servizio di Sanità Pubblica Veterinaria dell’ASL BI nel corso del 2013 nell’ambito della sicurezza alimentare e della tutela dei consumatori, nonché programmare quelle per il 2014. Durante l’incontro, i tecnici del Dipartimento di Prevenzione restituiranno, dunque, i risultati delle attività di vigilanza, formazione/informazione e controllo dello scorso anno, effettuate sugli operatori del settore e sui loro prodotti.

Le ricorrenti crisi alimentari, che dagli anni Novanta sono state denunciate in Europa, hanno imposto un approccio alla sicurezza alimentare e alla tutela dei consumatori maggiormente integrato con le tecniche di produzione, con la trasformazione e commercializzazione, con la globalizzazione dei mercati e con l’aumentata e maturata consapevolezza dei consumatori stessi.

«Innanzitutto, è maturata la necessità di estendere la programmazione e la metodica dei controlli lungo tutta la catena di produzione – spiega Luca Sala, Direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL BI -, pertanto i controlli hanno sempre di più riguardato non soltanto l’acqua e gli alimenti destinati all’uomo, ma anche l’alimentazione ed il benessere degli animali produttori di alimenti, la produzione di foraggi e mangimi, la salute delle piante ed i trattamenti cui sono sottoposte, l’impatto sull’ambiente che questi comportano; tutti fattori determinanti per assicurare produzioni agroalimentari e zootecniche di qualità, viste anche le strette relazioni con le scelte agronomiche che devono essere rispettose ed orientate alla riduzione di impiego di prodotti chimici».

Il nuovo quadro normativo europeo denominato “Pacchetto Igiene”, da cui nasce la programmazione dei controlli di sicurezza alimentare previsti per i Servizi dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL, non si limita, dunque, alla tutela della salute dei cittadini, ma si estende in modo molto più ampio alla tutela dei loro interessi, ai loro diritti d’informazione, di scelta dei prodotti, di valori etici, ambientali e socio-economici.

Il controllo ufficiale posto in essere dagli operatori dei servizi di Prevenzione si basa oggi sull’analisi del rischio, attività che richiede conoscenze approfondite sulla realtà produttiva, un sistema informativo adeguato, ma anche la capacità di interpretare le più attuali abitudini alimentari che comportano esposizioni a vecchi e nuovi pericoli. Tutto ciò non solo in relazione ai possibili danni alla salute, ma anche nel caso in cui l’alimento non risponda alle aspettative dei consumatori rispetto a quanto dichiarato al momento della sua commercializzazione ed offerta.

A questo proposito, i servizi deputati alla sicurezza alimentare del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL BI, grazie al quotidiano lavoro svolto dai medici, dai veterinari, dai tecnici della prevenzione e dai colleghi amministrativi, elaborano ed attuano ogni anno il “Piano integrato di sicurezza alimentare”, calando sulle necessità peculiari del territorio biellese le indicazioni emanate a livello superiore (ministeriale e regionale) e, sulla scorta di tale piano, svolgono la loro attività annuale di formazione/informazione controllo e vigilanza sugli operatori del settore alimentare (OSA) e su quanto da loro prodotto: volumi importanti di prelievi specifici a carattere microbiologico e chimico, di controlli e di sopralluoghi, di incontri di formazione, che alla fine dell’anno vengono riassunti in una relazione che cifra l’efficacia e l’efficienza delle attività realizzate. La relazione dell’anno 2013 sarà presentata proprio in occasione dell’incontro di martedì 27 maggio.

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