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Sui trasporti ferroviari biellesi proprio non ci siamo, parola di un pendolare
E’ in dubbio che siamo i più penalizzati per quanto riguarda i trasporti pubblici ferroviari: i pendolari sono in aumento costante e il servizio in diminuzione, anch’esso costante, nonché in peggioramento.
Riceviamo e pubblichiamo.
Il 17 ottobre, il Presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, e la Giunta regionale sono stati a Biella per incontrare il territorio. Fortunatamente abbiamo avuto la buona notizia che la Regione darà 600.000 Euro al nuovo Ente Provincia, per garantire il riscaldamento alle scuole superiori e lo spazzamento neve. Meno buone sono le notizie riguardo il trasporto ferroviario. Per la tratta Biella-Novara (che frequento giornalmente) nulla da fare, non ci sono i soldi necessari per gli adeguamenti all’infrastruttura che permetterebbe di innalzarne la velocità e abbassare, così, i tempi di percorrenza anche perché la sola eliminazione dei passaggi a livello non sarebbe sufficiente a raggiungere questo obiettivo. Si è parlato anche di un possibile nuovo collegamento Biella-Rho/Rho-Fiera che poteva essere anche utile in vista di Expo 2015, ma pure per questo i soldi per allestirne il servizio non ci sono.
E’ in dubbio che siamo i più penalizzati per quanto riguarda i trasporti pubblici ferroviari: i pendolari sono in aumento costante e il servizio in diminuzione, anch’esso costante, nonché in peggioramento. Certamente le colpe non sono di Chiamparino e della sua Giunta, pur aspettandosi di più, ma provengono da lontano e anche dal nostro territorio tutto che negli anni delle “vacche grasse” ovvero quando i soldi da spendere c’erano, non ha mai pensato compiutamente a riorganizzare, velocizzare e modernizzare il servizio di trasporto ferroviario, trovandoci oggi in condizioni veramente misere.
Tornando alla linea Biella-Novara mi chiedo provocatoriamente, alla luce di tutto ciò, perché tenerla ancora in piedi, visto che nulla per velocizzarla si può fare allo stato attuale e probabilmente nemmeno tra qualche anno. A questo punto puntiamo tutto sulla tratta Biella-Santhià che ha tempi di percorrenza tutto sommato accettabili (circa 20/30 minuti); con questo collegamento si arriva a Santhià, stazione servita dalla linea Torino-Milano, e si può raggiungere oltre che Torino anche Milano, in tempi decisamente più dignitosi che passando da Novara. Ormai non ci resta che piangere e pensare a soluzioni estreme che fanno pensare più a una guerra tra poveri, che tutti i giorni affrontano la quotidianità del viaggiare in treno per andare a lavorare o studiare.
Renzo Belossi
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