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Sei frasi da non dire a una persona depressa
Inizia oggi la collaborazione con la psicologa Daniela Manara. La sua rubrica verrà pubblicata al sabato sulla Nuova Provincia di Biella. I lettori possono inviare le loro domande alla mail: direttore@nuovaprovincia.it.
Inizia oggi la collaborazione con la psicologa Daniela Manara. La sua rubrica verrà pubblicata al sabato sulla Nuova Provincia di Biella. I lettori possono inviare le loro domande alla mail: direttore@nuovaprovincia.it.
Ho letto con particolare attenzione la lettera firmata apparsa mercoledì scorso dell’uomo che ha tentato il suicidio e ho preso spunto non per fare una tediosa lezione sulla depressione, ma per suggerire alcune frasi da non dire ad una persona depressa.
Premetto che chi le dice ha tutte le più buone intenzioni, ma che rischia di dire, senza cognizione, soltanto stupide frasi fatte a chi è già in una condizione di disagio psichico.
Tutti hanno dei problemi!
Questa frase non rende il dolore meno profondo, ma anzi fa sentire la persona patetica e debole; come se non avesse il diritto di sentirsi triste perché qualcun altro ha problemi ben più gravi;
Sei sicuro di essere felice col tuo partner?
Le persone più vicine vengono spesso ingiustamente accusate di essere i responsabili degli sbalzi di umore. Una volta usciti dalla malattia rimpiangono magari la decisione presa, ma non sempre il/la partner è disposto/a a tornare indietro;
Non vuoi sentirti meglio?
Questa frase suggerisce l’idea che possiamo essere felici quando lo vogliamo. Ciò non sempre è vero e rischia di far sentire la persona ancora più triste, posta di fronte al totale fallimento in quanto non riesce ad essere come fanno tutti gli altri;
Perché non fai attività fisica?
L’esercizio fisico è un buon antidepressivo, ma occorre trovare il modo più giusto per proporlo; si può anche diventare bersaglio di insulti in quanto le persone depresse sono anche facilmente “irritabili”;
E’ tutto nella tua testa… pensa positivo!
L’ottimismo è uno strumento fondamentale per il benessere psicologico e va allenato quotidianamente; di controparte lo sforzarsi a pensare positivo, alcuni studi hanno dimostrato che nelle persone depresse o gravemente ansiose, si attiva l’area cerebrale (l’amigdala) implicata nel circuito delle emozioni e quindi anche di quelle negative come la paura;
Trova o cercati un nuovo lavoro!
Beh questa, permettetemi di dire, per come siamo messi oggi, mi fa venire in mente la celebre frase del film di Mel Brooks Frankenstein junior “…gobba, quale gobba?” detto da Igor!!! …Lavoro, quale lavoro???
Daniela Manara
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