Attualità
Reati dimezzati a Biella grazie al Covid
Il 2020, anche nel campo dell’ordine e della sicurezza pubblica, è stato profondamente caratterizzato dall’incidenza dell’emergenza sanitaria dovuta alla diffusione della pandemia tuttora in atto del COVID-19.
I suoi effetti hanno inciso infatti a vari livelli sui comportamenti concreti tenuti dalla cittadinanza, con concrete ripercussioni sull’andamento della delittuosità, sulle iniziative realizzate in ambito locale, e di conseguenza anche sulle attività poste in essere dalle Forze di Polizia.
Parallelamente a quanto verificatosi per la generalità delle attività, anche la criminosità ha fatto registrare una sostanziale riduzione in termini complessivi, rilevabile, nell’ambito dell’intera provincia di Biella, dall’esame del totale dei delitti commessi, passati dalla quota di 4.774 registrata nel 2019 a quella di 2.761.
Una analisi più attenta porta peraltro a individuare, accanto a fenomeni criminali che hanno fatto registrare un sensibile calo, altri per i quali, in controtendenza con l’andamento generale, si è dovuto constatare un andamento analogo al 2019 o addirittura una crescita.
Nel primo gruppo si devono annoverare buona parte dei reati contro la persona (lesioni dolose, scese da 197 a 162, violenze sessuali da 14 a 11, percosse da 59 a 50, minacce da 292 a 285) e la generalità dei reati contro il patrimonio (soprattutto i furti, scesi complessivamente da 1447 a 789, di cui 209 consumati in abitazione, contro i di 424 casi registrati nel 2019).
Esempi significativi del secondo gruppo di reati si trovano nell’ambito delle rapine (da 26 a 29) delle ricettazioni (da 29 a 32), dello spaccio di stupefacenti (da 126 a 131) e in maniera più accentuata in quelli degli atti persecutori (da 45 a 57), dei maltrattamenti verso familia (da 74 a 92), riflesso dell’acuirsi di situazioni di disagio domestico anche legate alla forzata convivenza durante il prolungato lockdown, e in quello delle truffe informatiche (da 557 a 695), terreno sul quale ha potuto trasferirsi parte della criminalità ordinariamente attiva su strada.
L’ottimizzazione delle risorse a disposizione ha consentito di migliorare la proiezione esterna della Polizia, permettendo all’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di esprimere in totale 2413 pattuglie impiegate nell’attività di controllo del territorio in tutti i giorni dell’anno e nell’intero arco della giornata, che hanno effettuato 2269 interventi in seguito a richieste pervenute sulla linea di emergenza 112.
A queste si sono aggiunte, grazie anche al concorso del Reparto Prevenzione Crimine di Torino, ulteriori 283 unità operative che hanno effettuato 89 servizi straordinari di controllo del territorio.
A partire da marzo, per l’esecuzione dei controlli sul rispetto delle restrizioni imposte dalle Autorità per limitare la diffusione del Coronavirus, la Questura ha poi schierato quotidianamente sul territorio ulteriori equipaggi, per un totale di 490 servizi complessivamente svolti.
La Squadra Volante ha operato nel corso dell’anno 19.497 controlli di polizia nei confronti di persone e 5.761 controlli a veicoli, con un calo quantitativo rispetto all’anno precedente (allorchè si erano eseguiti oltre 21.000 controlli a persone e oltre 6.000 controlli a veicoli), attribuibile alla forte riduzione della circolazione delle persone dovuta agli effetti del confinamento che ha caratterizzato buona parte del 2020.
A fronte di un numero minore di controlli, si registrano peraltro l’incremento del numero degli arresti eseguiti dalle Volanti, passati da 13 a 20, e quello delle persone denunciate in stato di libertà, passate da 690 a 815.
Gli arresti hanno riguardato, tra gli altri, 7 casi di delitti contro la persona (altrettanti episodi di violenza domestica che in 5 circostanze hanno assunto la fisionomia dei maltrattamenti contro familiari o conviventi), e 6 casi di spaccio di stupefacenti.
La Squadra Mobile ha operato con l’abituale impegno sul fronte del contrasto alle attività criminali, arrivando ad arrestare nel complesso 53 autori di delitti e a indagarne altri 157 in stato di libertà.
Gli arresti e le denunce hanno riguardato 77 casi di persone responsabili di delitti contro la persona (7 arresti), 78 casi di delitti contro il patrimonio (4 arresti), 64 responsabili di traffici illeciti, costituiti da spaccio di stupefacenti (55 denunciati, di cui 34 in stato di arresto) e sfruttamento della prostituzione (9 denunciati).
Tra le operazioni che hanno rivestito particolare importanza, va segnalata anzitutto l’indagine condotta in seguito alla violenta rissa in strada verificatasi il 17 settembre all’interno del Villaggio Lamarmora, nella quale uno dei protagonisti è stato gravemente ferito alla testa da un colpo d’arma da fuoco. La prolungata attività investigativa condotta sotto la direzione della Procura della Repubblica di Biella ha portato, dopo l’arresto di 4 corissanti avvenuto nell’immediatezza del fatto, a individuazione e sottoposizione a fermo di polizia giudiziaria, il 19 settembre, dell’autore dello sparo, al rinvenimento dell’arma del delitto, e successivamente all’esecuzione di diverse misure cautelari personali, che in 5 casi sono state costituite dalla custodia cautelare in carcere, e in altri 3 dagli arresti domiciliari.
Va ricordata anche l’operazione in materia di traffico di stupefacenti coordinata dalla Procura della Repubblica di Biella e conclusasi nel dicembre scorso, che ha portato a disarticolare un sodalizio criminale dedito al traffico di droga tra la Lombardia e il Piemonte. L’attività svolta ha consentito, nel corso delle prolungate indagini, di trarre in arresto in flagranza del reato di spaccio 8 soggetti, colti in più circostanze nell’atto di cedere a terzi lo stupefacente, e si è quindi conclusa con la successiva esecuzione, l’11 dicembre, di 6 provvedimenti di fermo di indiziato emessi dal Pubblico Ministero, a carico di altrettanti cittadini di origine marocchina responsabili del traffico di droga individuato.
Degna infine di menzione l’indagine, scaturita da precedenti episodi di furto in danno di abitazioni, conclusa il 16 novembre scorso, che ha permesso di trarre in arresto un cittadino georgiano responsabile di diversi furti, due dei quali consumati nella provincia di Biella, realizzati senza lasciare segni di effrazione, attraverso l’impiego di particolari strumenti detti “chiavi bulgare”.
La Divisione Anticrimine ha concentrato in particolare il suo operato nell’istruttoria volta all’adozione di misure di prevenzione a carico di persone segnalatesi per la loro pericolosità sociale, anche recependo specifiche segnalazioni delle altre Forze di Polizia.
In particolare sono stati adottati 114 provvedimenti di competenza del Questore nei confronti di persone pericolose, costituiti da:
– 77 avvisi orali, 14 dei quali aggravati. – 30 allontanamenti con foglio di via obbligatorio, – 5 ammonimenti nei confronti di responsabili di condotte di “stalking“, – ulteriori 2 ammonimenti nei confronti di uomini resisi protagonisti di gravi delitti di
violenza di genere in danno delle loro partner.
Per 16 soggetti responsabili di reati più gravi sono state inoltrate all’Autorità Giudiziaria altrettante proposte di adozione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza. Di queste, 4 sono state accolte, mentre le altre sono in fase di valutazione.
Nei confronti di ulteriori 2 persone, già assoggettate alla sorveglianza speciale, è stato proposto all’Autorità Giudiziaria l’aggravamento del relativo regime.
La Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura, accanto alle attività specificamente dirette alla verifica del rispetto delle disposizioni emanate per il contenimento della pandemia, ha attuato una costante opera di controlli nei confronti di attività commerciali ed esercizi assoggettati ad autorizzazioni di polizia.
10 controlli hanno riguardato esercizi pubblici, 2 sono stati eseguiti in circoli privati e night club, 8 nei confronti di detentori di armi, 1 in aziende che commerciano in preziosi, oggetti antichi o merci usate.
Complessivamente, sono state riscontrate 7 violazioni amministrative, in 3 casi riguardanti la somministrazione di bevande alcoliche a minori; sono stati eseguiti 2 provvedimenti di chiusura di esercizi pubblici, oltre a 3 sequestri amministrativi e 6 provvedimenti di ritiro cautelare di armi a privati, mentre 12 persone sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria per illeciti di natura penale, con esecuzione di 2 sequestri di armi illecitamente detenute.
L’Ufficio Immigrazione, parallelamente a una impegnativa opera volta ad assicurare all’utenza un servizio di livello adeguato, attraverso il rilascio di 2334 permessi di soggiorno, trattazione di 102 istanze di protezione internazionale e di 154 istanze di concessione della cittadinanza italiana, ha svolto una continua attività volta al contrasto dell’immigrazione irregolare.
In particolare, ha istruito 80 procedimenti conclusi con altrettante espulsioni di stranieri extracomunitari irregolari, e ne ha curato l’esecuzione, in 10 casi con l’accompagnamento diretto in frontiera, e in altri 10 casi con l’accompagnamento presso Centri di Permanenza per il Rimpatrio. A questa attività si aggiungono 13 allontanamenti di cittadini comunitari dal territorio nazionale, di cui 1 eseguito con accompagnamento alla frontiera.
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