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Raccolta farmaci, donati 3.500 medicinali
Sabato la giornata degli innamorati è stata occasione per dare concreta dimostrazione di un altro tipo di amore: quello della generosità.
Nella giornata nazionale per la raccolta del farmaco, cui hanno aderito 37 farmacie biellesi, sono stati raccolti 3500 medicinali destinati alle persone più indigenti.
Sabato la giornata degli innamorati è stata occasione per dare concreta dimostrazione di un altro tipo di amore: quello della generosità. Nella giornata nazionale per la raccolta del farmaco, cui hanno aderito 37 farmacie biellesi, sono stati raccolti 3500 medicinali destinati alle persone più indigenti.
«La risposta dei nostri concittadini è sempre stata buona e non accenna a calare con il passare del tempo e nonostante la crisi» commenta soddisfatto Andrea Servo, titolare dell’omonima farmacia di via Italia, nonché delegato territoriale per il Banco Farmaceutico di Milano, l’organizzazione cui fa capo la giornata.
La sua è stata la prima farmacia di Biella ad aderire all’iniziativa, ed è con piacere che constata come ormai la giornata abbia preso piede, diventando per molti una buona abitudine: «In tanti entrano in farmacia solo per fare un’offerta, ma anche chi arriva per comprare altro quasi sempre alla fine decide di fare una donazione». Una maggiore consapevolezza unita alla grande disponibilità ha ancora una volta decretato il successo dell’iniziativa: oltre ai cittadini hanno partecipato tantissimi volontari, 130 persone che hanno dedicato la giornata ad informare i clienti all’ingresso delle farmacie.
Tachipirina e sciroppi i farmaci più donati in questo freddo periodo dell’anno, soprattutto sotto indicazione degli organizzatori. Questi e gli altri medicinali acquistati certo non coprono l’intero fabbisogno, ma sono già un aiuto fondamentale per gli enti che li ricevono. La giornata del farmaco ha ormai importanza internazionale, vi partecipano anche paesi come Spagna e Portogallo.
Le attività di raccolta, spiega il dottor Servo, proseguono anche durante il resto dell’anno: «Oltre alle donazioni fatte dalle aziende, nelle grandi città sempre più spesso si sente parlare di recupero dei farmaci “etici” inutilizzati, comprendenti medicinali non da banco. A Biella non sono ad oggi presenti gli apparati organizzativi necessari a sostenere iniziative simili, ma non escludiamo che questo tipo di raccolta possa approdare anche qui».
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