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Non toccate gli asili nido
Gentile Sig. Cavicchioli,
La ringrazio per l’attenzione dedicatami circa il tema asili nido, tuttavia ritengo opportuno evidenziare alcuni punti controversi circa la Sua replica ( Il Biellese di martedì 26/05 ). Alla Sua affermazione di aver affrontato “di petto” la questione, mi sento di rispondere che è stata negata nei mesi scorsi l’intenzione di esternalizzare 2 asili e solo il 7 maggio, quando la stampa locale ha parlato della questione, è stato diramato un comunicato in cui non è stato chiarito quando avverrà il passaggio al servizio esternalizzato e dove andranno i bambini di Chiavazza e Masarone.
Alla Sua affermazione “ci siamo prefissati di non chiudere nessun nido”, Le pongo una domanda : se esternalizzaste, quali sono realmente i tempi e dove finiranno nel mentre i bambini di Chiavazza e Masarone? Inoltre, la presa in carico da parte di una ipotetica cooperativa delle suddette strutture, è possibile che avvenga nel mese di settembre, considerando i tempi per la gara di affidamento del servizio?
Alla Sua affermazione “…stiamo studiando la soluzione migliore, e non lo stiamo facendo chiusi in una stanza in gran segreto”, Le pongo un’altra domanda : “Se non fosse stata data la notizia che i genitori di Chiavazza stavano facendo una raccolta firme, li avreste incontrati ugualmente? Inoltre, perché, ad oggi, nonostante le oltre 300 firme raccolte non è stato fissato un incontro con i genitori del Masarone?
Alla Sua replica “ non è stata emessa nessuna sentenza senza appello” Le do ragione, la decisione non è ancora stata formalmente presa ma, allora, perché l’Amministrazione Comunale ha negato per mesi una scelta che voleva compiere? E perché le comunicazioni ai giornali sono sempre arrivate dopo articoli che raccontavano ufficiosamente della proposta? Perché ci state dicendo che l’esternalizzazione dei 2 asili nido è l’unica possibilità, mentre i sindacati e i genitori di Chiavazza hanno fatto contro-proposte percorribili?
Alla Sua affermazione “regole ben precise per il funzionamento che assicurino la qualità dell’offerta didattica”, esprimo i miei dubbi in riferimento ad un articolo uscito sulla stampa locale il 22/05/205, relativo all’asilo nido di Pavignano dove si racconta di una situazione tutt’altro che buona e che mi trova in pieno accordo nel sostenere che “il sociale non debba essere demandato al privato”.
Per concludere mi sento di dire che la soluzione migliore sia sicuramente quella di non perdere di vista l’unico obiettivo reale, concreto e necessario : il bene dei nostri figli. Cordiali saluti.
Michela Bertaglia
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