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Marco Abate, da apprendista ad artigiano: “un inno all’ottimismo!”

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La storia di Marco Abate (figlio di Ezio, mitico sindaco di Cossato) è quella di un ragazzo semplice: nato a Cossato nel 1957, consegue il diploma di scuola media inferiore nel 1971 alla scuola media Leonardo da Vinci di Cossato e inizia subito dopo a lavorare come apprendista  presso  l’elettrauto Sasso a Biella,  fino al maggio del 1977. Poi a Pisa, entra nella scuola militare di paracadutismo, alla caserma Smipar. Finito il periodo militare viene  assunto  in un negozio di elettroricambi per auto di Biella, si sposa nel 1980 e poi lavora in una fabbrica tessile di finissaggio.

La storia di Marco Abate (figlio di Ezio, mitico sindaco di Cossato) è quella di un ragazzo semplice: nato a Cossato nel 1957, consegue il diploma di scuola media inferiore nel 1971 alla scuola media Leonardo da Vinci di Cossato e inizia subito dopo a lavorare come apprendista  presso  l’elettrauto Sasso a Biella,  fino al maggio del 1977. Poi a Pisa, entra nella scuola militare di paracadutismo, alla caserma Smipar. Finito il periodo militare viene  assunto  in un negozio di elettroricambi per auto di Biella, si sposa nel 1980 e poi lavora in una fabbrica tessile di finissaggio.

Dal 1999 al 2004 inizia l’impegno amministrativo e diventa assessore ai  servizi sociali, allo sport e alla pace nel comune di Cossato. Successivamente dal 2004 al 2009 ricopre  l’incarico di assessore  provinciale ai trasporti con la presidenza di Sergio Scaramal. Essendo in aspettativa, rientra al lavoro nel lanificio di Lessona, ma essendo la ditta in crisi gli sarebbe toccata in sorte la cassa integrazione.

Sceglie invece di iniziare una attività artigianale e “dal 2009 – mi racconta lo stesso Marco Abate –  ho aperto una ditta individuale, la Ecoclean che si occupa di manutenzione di vitigni: dalla potatura, stralciatura, legatura, cimatura alla manutenzione del verde, trattamenti e vendemmia”.

Marco decide di mettersi  nuovamente in gioco a 53 anni, perché ritiene “sia importante  – vuole rimarcare – crederci sempre e non abbattersi mai, lottare per vivere, non sopravvivere! Non è facile ma si lavora. Io lavoro presso aziende vitivinicole del Biellese, Vercellese, Novarese e Canavese e mi sembra che la mia iniziativa debba considerarsi anche come inno all’ottimismo, perché quando ci si impegna si possono raggiungere alcuni obiettivi”.

Marco desidera fare una considerazione importante: “Io questo tipo di lavoro non l’avevo mai fatto… mi sono messo d’impegno, ho trovato della gente che mi ha dato fiducia e ho iniziato.  Certo non sono tutte rose e fiori, anche perché, fra l’altro nel 2011 sono stato operato di tumore al colon”.

Sui temi della cooperazione e dell’associazionismo Marco si è sempre prodigato: la foto lo ritrae in un monastero del Kosovo dove l’anno scorso si è recato con l’associazione “Piccolo Fiore” di Sagliano Micca.

Ho dedicato questa falùspa a Marco facendo un’eccezione, in quanto nel periodo pre-elettorale voglio evitare di descrivere personaggi che, seppur meritevoli, stanno dedicandosi all’impegno politico o amministrativo.

D’altra parte Marco ora non solo è guarito, ma continua la sua attività con determinazione e fiducia, quindi merita sia questa mia falùspa sia un grande in bocca al lupo!

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