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Ma ‘ndo vai se tre spicci in tasca non li hai?

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I tre spicci che mi trovo sul conto in banca non mi permettono – e chissà in quanti sono piazzati come me – di scattarmi un selfie dall’Hilton di Dubai in bikini e drinkini da inviare al direttore del giornale per la sua rubrica fotografica estiva. Ma, anche l’Hotel (una) Stella Marina di Borghetto Santo Spirito, per quest’anno, mi sa che salta…

I tre spicci che mi trovo sul conto in banca non mi permettono – e chissà in quanti sono piazzati come me – di scattarmi un selfie dall’Hilton di Dubai in bikini e drinkini da inviare al direttore del giornale per la sua rubrica fotografica estiva. Ma, anche l’Hotel (una) Stella Marina di Borghetto Santo Spirito, per quest’anno, mi sa che salta – e chissà in quanti sono ri-piazzati come me, purtroppo  -. Siccome il low cost non è affatto low, cosa fare a “decisamente-molto-poco-nei-limiti-del-possibile” cost? “Sta a ca’ tua”, direte voi. Ma il mio incandescente hangar mi sta lentamente risucchiando la linfa vitale, un po’ come fa l’infermiera quando preleva il mio giovine sangue durante i maledetti esami pre brioche delle 7 del mattino: la medesima vampiresca sensazione.

Cosa inventarsi, dunque, per non morire di noia quando gli altri sono occupati ad abbronzare le  chiappe al lido Marinella e a fare i fighi nella casa in Sardegna del papi? Beh, armarsi di geniale amico con pennello e vernice, e dipingere a righe o pois ex gabinetti incrostati di cacca, così da trasformarli in fioriere coloratissime, potrebbe essere una tanto divertente, quanto puzzolente possibilità. Devo, poi, badare al mio improvvisato orticello di pummarole sul balconcino della cucina: essendo per ormai tre quarti di un bel rosso acceso, non vorrei correre il rischio di “diventare finalmente mamma” e non poterne godere neppure l’istante, ma, soprattutto, il loro sapore con due spaghi a km 0. Adoro i fuochi d’artificio, adoro la pace del lago e adoro le dolci schifezze fritte, tipiche delle feste di paese: quale migliore connubio se non Arona  in festa a inizio agosto e Omegna scoppiettante a fine mese? Ho poi, già al caldo, due biglietti per il demoniaco e demonizzato Expo. Sì, lo so, non è affatto economico e blablabla, ma sono tremendamente, trepidamente curiosa di vedere io stessa quanto tanto, ma tanto, ma tanto “il Belpaese faccia sempre e comunque schifo”, come sostengono parecchi suoi abitanti. Infine, tantissime gite in scooter, con vestitini bianchi e svolazzanti Santorini style, per non perdere l’abitudine di correre in bagno al solito tempo di record e avere, anche in città, quella parvenza di salsedine tra i riccioli ribelli per merito del sudaticcio caschetto sulla zucca, afflosciante assai.

Estate florida,  insomma, ma aiutatemi ad arricchirla ulteriormente con i vostri preziosi consigli. Scrivetemi! Vi lascio a disposizione il mio contatto Facebook per succulenti messaggi di posta, ricchi di gradite indicazioni su dove andare e cosa fare – noi poracci – e, con l’occasione, comunicatemi ciò che vi pare. Davvero, aspetto voi. Suggerimenti, critiche, richieste, nuove idee per la rubrica, tematiche, ricette di dolci, consulenze prematrimoniali, problemi vitali… sono aperta a tutto, per ripartire a settembre più carica della Ventura,  con il suo entusiasmo pseudo-cocainico. Astenersi oltraggiatori seriali, please.

Buone, buonissime vacanze a tutti i miei amati, amatissimi lettori – vi voglio bene -, fate girare l’economia, evitate i costumi micro mignon e attenzione a non bruciacchiarvi il naso. A settembre, amici, con il primo compleanno di codesta umile rubrichetta!

Silvia Serralunga

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