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La giunta di Biella dedica un premio speciale alla scuola Primaria Borgonuovo

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Un riconoscimento alle classi 5A e 5B della scuola Primaria Borgonuovo, dell’Istituto Comprensivo Biella 3, per i brillanti risultati ottenuti nelle varie fasi e fino alla finale Nazionale dell’iniziativa del Miur “Premio scuola digitale per l’anno scolastico 2019/2020”. Con una delibera timbrata durante le scorse ore la giunta di Biella ha deciso di concedere un riconoscimento economico di 400 euro che sarà finalizzato all’acquisto di materiali, a sostegno delle attività della scuola primaria Borgonuovo. Nei prossimi giorni saranno il sindaco Claudio Corradino e l’assessore all’Istruzione Gabriella Bessone a consegnare il premio ad alunni e insegnanti.

Il Premio Scuola Digitale è una iniziativa innovativa del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, che intende promuovere l’eccellenza e il protagonismo delle scuole italiane nell’apprendimento e nell’insegnamento digitale, incentivando l’utilizzo delle tecnologie digitali nel curricolo e favorendo l’interscambio delle esperienze nel settore della didattica digitale.

La scuola Borgonuovo è arrivata fino alla finalissima, sfiorando il primo posto grazie al progetto “Guanto parlante e pigiamino magico”. Si tratta di un insieme di applicazioni e strumenti realizzati da bambini delle classi 4A e 4B primaria Borgonuovo – Biella3, per aiutare persone con gravi disabilità: dal guanto parlante per persone con disabilità verbale e di mobilità fine, al pigiama magico che avvisa genitori e operatori se il paziente allettato si alza o se cade. Il prototipi realizzati sono già usati da pazienti con gravi disabilità della Domus Laetititiae (Cooperativa di Solidarietà Sociale con sede istituzionale a Sagliano Micca).

Spiega l’assessore all’Istruzione Gabriella Bessone: “Con questo gesto abbiamo voluto dimostrare vicinanza alla scuola Borgonuovo, esortiamo i ragazzi a sviluppare nuove progettazioni e a prepararsi in vista dei prossimi concorsi. Il premio non è estemporaneo ma potrà diventare una sorta di borsa di studio da riproporre nei prossimi anni per le classi che si contraddistinguono particolarmente in iniziative di confronto con le altre realtà scolastiche del Paese”. 

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