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La Chiesa aperta alla purezza degli animali

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Anche quest’anno, grazie alla sensibilità di Don Panigoni, in occasione di Sant’Antonio Abate, Santo protettore degli animali, avremo la possibilità di varcare in tanti la porta d’entrata della Casa del Signore con i nostri compagni di vita.

Vedete, i diritti dei più deboli, umani o animali che siano vengono sanciti dai gesti, dalle aperture dei sistemi di pensiero alla possibilità che possa accadere anche ciò che i dogmi non prevedono. L’anno scorso, nella splendida chiesetta di san Giacomo del Piazzo, abbiamo assistito ad un qualcosa che ancora di più ci ha unito ai nostri fratelli animali ed a quel Gesù che sofferente dalla croce poteva vedere le creature della terra, per una volta sedute insieme, nella gioia di condividere un momento di amore universale, lontane dalle sofferenze, dagli specismi, dal sentirsi unici di fronte al creato.

Cani e gatti per una intera funzione hanno guardato con l’amore di ogni istante i loro padroncini, non capendo certamente che quella era una Chiesa, che era un momento particolare. Per loro è stata l’ennesima condivisione di un momento, un’occasione in più per dimostrare quell’amore incondizionato che li porta a seguirci sempre senza sapere se andiamo incontro alla vittoria o alla sconfitta.

Quel giorno la Chiesa è stata di tutti, di quegli anziani che hanno come unico affetto un cagnolino o un gatto, di quelle famiglie che crescono i loro bambini insieme a quelli con 4 zampe, di quei singoli che in un animale hanno trovato conforto all’ipocrisia di tanti uomini. Qualcuno mi ha scritto che non era credente e che non avrebbe portato in Chiesa il suo compagno di vita. Ecco che questo qualcuno commetteva lo stesso errore di chi pretende che in chiesa gli animali non entrino. I diritti degli altri non dipendono dai nostri credo.

In questi giorni è mancato Mandela. Un uomo che ha combattuto una battaglia in un luogo dove agli uomini di colore non era consentito entrare nei locali, salire sui bus, andare negli uffici pubblici.

Lui non si è mai chiesto se a un nero potesse interessare entrare in una spiaggia particolare…Lui combatteva perchè non ci fosse nessun luogo dove per un nero esistesse il divieto di entrare. In questo concetto racchiudiamo tutta l’importanza di questo evento. Gli animali hanno un’anima e chiunque voglia negare questo o chiamarla in altro modo sa che confrontarsi con il loro amore è difficile se non impossibile.

Grazie a Don Panigoni per una volta all’anno daremo a uomini, animali e ne sono sicuro a Gesù la possibilità di sentire ai suoi piedi la celebrazione di un amore vero che ha diritto a non essere vietato mai.

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