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“Il saccente Ronzani dimentica…”

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Abbiamo fatto una lettura interessante sul sito internet di un politico nostrano. Ci fa piacere che l’ex consigliere regionale Ronzani continui a dedicare la sua attenzione al trasporto pubblico, ma purtroppo continua a puntare il dito senza prendersi le responsabilità e soprattutto continua a raccontare le cose a metà, ovvero ciò che fa comodo a lui.

Riceviamo e pubblichiamo l’intervento di Marco Vigliocco, presidente dell’associazione dei pendolari biellesi.

Abbiamo fatto una lettura interessante sul sito internet di un politico nostrano.
Ci fa piacere che l’ex consigliere regionale Ronzani continui a dedicare la sua attenzione al trasporto pubblico, ma purtroppo continua a puntare il dito senza prendersi le responsabilità e soprattutto continua a raccontare le cose a metà, ovvero ciò che fa comodo a lui.

Ci spiace che una persona intelligente come Ronzani preferisca dedicarsi alle polemiche, piuttosto che a fare i fatti, ma del resto, non avendoli fatti prima, ora che ha lasciato lo scranno di Palazzo Lascaris ad altri, non può più fare molto.

Intanto la venuta dell’assessore regionale a Biella, prevista per settembre, mi fa venire in mente i primi tempi dell’Associazione Pendolari e Trasporti Biellesi, quando insistemmo, senza esito di incontrare Borioli e di far convocare l’allora Forum sul TPL. Dove era Ronzani? Oppure quando invitammo l’assessore a venire ad una riunione pubblica a Biella, a cui parteciparono l’allora sottosegretario Giachino, gli amministratori locali ed i dirigenti regionali di Trenitalia. All’epoca Borioli non venne e delegò Ronzani. Perchè l’allora consigliere non portò l’assessore? Del resto la riunione non diede grandi esiti, se non quello di organizzarne una seconda. Con il sottosegretario e Trenitalia. Forse se fosse venuto l’assessore, avremmo potuto, pur essendo ormai vicine le elezioni, avere qualche delucidazione e risposta.

In cinque anni di amministrazione Bresso, Ronzani fu silente per quattro anni, per poi fare qualche interrogazione, con nessun risultato.

Ronzani era presente, anzi fu lui a suggerirci di chiedere l’incontro, alla nostra udienza in Commissione trasporti al Consiglio regionale, perché non si impegnò a dare un seguito ai nostri esposti in quella sede, come per esempio le carenze infrastrutturali?

Va anche precisato che il buco verso Santhià non è proprio dalle 18,30 alle 21,00, tuttavia è un problema che abbiamo già posto all’attenzione della Regione e dell’Agenzia della Mobilità regionale e che cercheremo di risolvere con loro.

Ma veniamo all’ossessione di Ronzani: la fermata di Vigliano Biellese. Chissà perché a lui interessa tanto Vigliano e non gli altri Comuni.

Forse l’ex consigliere non sa cosa stia facendo l’Associazione e non ricorda i dettagli, forse perché preferisce fare le sue congetture, anziché parlare con i diretti interessati, animando inutili polemiche, che sembrano quasi voler coprire la mancanza di risultati portati a casa da un politico navigato in tanti anni di Consiglio regionale, tralasciando altri incarichi.

L’ex consigliere dovrebbe sapere, se lo ignora forse dimentica quanto ampiamente riportato dai giornali, che la nostra richiesta di sopprimere le fermate con meno di quattro passeggeri tra saliti e discesi, poneva anche la condizione di integrare gomma e ferro. Cosa che non è mai stata fatta, ad eccezione di Vigliano, che seppure con due mesi di ritardo vennero sistemati gli orari dei bus, in modo da consentire agli abitanti del paese di muoversi verso Biella e Cossato con mezzi che fermavano in ben sette punti di Vigliano, con collegamenti ogni 15 minuti. Certamente non erano bus appositi, ma un servizio fatto in favore dei pendolari. All’epoca il sindaco era Luca Sangalli, che cadde dalle nuvole sui bus, mentre chiedeva il ripristino della fermata. Su Casaleggio e Nibbia va detto che a differenza nostra, quando si sono presentati in Regione, lo hanno fatto i pendolari insieme a consiglieri regionali e provinciali e sindaci. Ronzani è mai venuto con noi in assessorato in Regione? No.

Un territorio come il Biellese non fa altro che perdere occasioni, perché non fa il coro, ma lo show delle prime donne.

Ma torniamo a noi. Noi incontrammo i novaresi e facemmo la stessa proposta al territorio. Siamo sempre stati gli unici a predisporre proposte orarie, sentiti i pendolari, recependo le richieste di tutti e decidendo secondo la maggioranza. Chiedemmo di fornirci dati precisi sulle frequentazioni e potenziali frequentazioni (gli unici dati sono sempre stati quelli ufficiali della Regione Piemonte e di Trenitalia) e soprattutto delle proposte concrete sugli orari in cui motivatamente potevano servire le fermate. Non ci è mai giunto alcu riscontro.

E’ evidente che a protestare sono buoni tutti, mentre a fare proposte concrete no.

Lo scorso 26 luglio in una riunione aperta abbiamo incontrato i rappresentanti dei Comuni di Biella, Candelo e Vigliano e ci siamo rivisti la scorsa settimana per avanzare richieste comuni, per ragionare ad un piano del trasporto. Abbiamo ribadito la stessa richiesta al sindaco di Vigliano, come agli altri ed in questo caso ci siamo dati delle scadenze, in modo da concretizzare. 

Noi difendiamo le nostre proposte, ma siamo ben aperti al confronto, anche con Ronzani, qualora fosse interessato a parlare di trasporti, invece di sputare erronee sentenze. Va tenuto in considerazione che fermare un treno con duecento persone per registrare 0 o 1 pendolari saliti e discesi, rischia, su nove stazione della Biella-Novara, di allungare i tempi di quindici minuti, ovvero di far scegliere alle persone delle alternative, con una conseguente perdita di utenza, che non farebbe altro che favorire forti riduzioni o addirittura la chiusura della linea. Perché nessuno pensa al trasporto integrato. Perché Ronzani non punta il dito contro chi non ha saputo gestire i “Movicentro” oppure concordare orari di treni e bus? Stia pur tranquillo che noi, non pagati – a differenza sua – ed impegnati a fare il lavoro che dovrebbero fare persone lautamente stipendiate – stiamo lavorando anche ad una programmazione che tenga conto delle esigenze dei pendolari delle piccole stazioni (non c’è solo Vigliano), ma bisognerà ragionare su dati e proposte concrete e comunque lavorare anche sulla gomma, altrimenti perderemo qualsiasi scommessa lasciando il territorio continuare la sua rovinosa caduta nel precipizio.

Marco Vigliocco

Presidente dell’Associazioni e Pendolari Biellesi

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