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I vecchi arnesi della politica non si arrendono
Mentre l’Italia si riempie di fotografie di candidati a ogni tipo di sedia, e mentre i vecchi arnesi della politica non vogliono arrendersi all’evidenza e cercano improbabili “agibilità”, in molti angoli dello stivale crescono voglie di separatismi e secessioni. Una volta si sarebbe data la colpa di cotanto sfavamento al caldo, all’umidità, al cambio di stagione. Oggi, più semplicemente, si capisce che la mamma degli imbecilli è sempre incinta.
Mentre l’Italia si riempie di fotografie di candidati a ogni tipo di sedia, e mentre i vecchi arnesi della politica non vogliono arrendersi all’evidenza e cercano improbabili “agibilità”, in molti angoli dello stivale crescono voglie di separatismi e secessioni.
I Catanesi che prediligono le alici (i masculini) vogliono staccarsi dai Palermitani che divorano quintali di pasta con le sarde; gli Algheresi che parlano catalano, non ne possono più dei Cagliaritani e della loro parlatta tutta ddoppie e vocali strette, ajò! I Pisani costruiscono alabarde e preparano olio bollente per liquidare una volta per tutte i Livornesi; i Valsesserini preparano archi e frecce contro i Biellesi della bassa, i Veneti taroccano i trattori in carri armati pronti a muovere contro le truppe Italiane. Amalfi vuole tornare ad essere Repubblica Marinara, a Parma rivogliono il Ducato, gli abitanti della Maremma e dell’alto Lazio vogliono tornare a chiamarsi Etruschi, i Venesian i se per la Serenissima, e c’è perfino qualche siciliano di Ragusa che, minchia, vuole essere Sicanio, Sicanio e basta!
Una volta si sarebbe data la colpa di cotanto sfavamento al caldo, all’umidità, al cambio di stagione. Oggi, più semplicemente, si capisce che la mamma degli imbecilli è sempre incinta.
Sto studiando candidati, mosse e si dice delle liste Biellesi. Una di queste prossime settimane analizzeremo contenuti e previsioni alla luce del modello di sedia brevettato dal Babi. Trattasi di una sedia impagliata che ha nella parte inferiore del piano che contiene le terga, una grande vite. Man mano che il politico passa da consigliere ad assessore, da assessore a sindaco etc. etc., la vite, stimolata dal peso tergale, penetra sempre più su, sempre più su.
Oltre un certo limite gli esperti parlano di sindrome acuta da penetrazione rettale politico-compulsiva. Ecco, noi analizzeremo i candidati biellesi con codesto metodo. Da una prima analisi molto superficiale, le viti penetrate sono molte, i culi da decenni assisi sono troppi, la sindrome è devastante anche nel nostro territorio.
Preparate gli sghignazzi!
beppe pellitteri
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