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I nuovi barbari
Quei chili di grasso fuso con cui i barbari hanno impregnato il porfido di piazza Vittorio Veneto li farei pulire cubetto per cubetto al sindaco Gentile e ai suoi accoliti. E che dire dello scempio dei giardini Zumaglini? E della puzza che impregna ogni cosa.
Ma perché il mercato europeoo non l’hanno fatto in piazza Duomo, magari con i maialini a sfrigolare sul sagrato della Cattedrale? A parte il sindaco bigotto, non l’hanno fatto in piazza Duomo per rispetto della Chiesa, ovvio. Ma perché la Chiesa merita rispetto e il cuore della città, che contiene le nostre radici più profonde, non merita lo stesso rispetto? Perché siamo governati da persone prive di sensibilità, cultura e gusto. Con le frittole e il Giro d’Italia questi politici – purtroppo – vinceranno le elezioni. E a culo tutto il resto, come cantava Guccini.
Io di voti non ne ho bisogno e, vivaddio, finché avrò voce griderò il mio sdegno per quanto sta avvenendo. Dei trogloditi hanno consegnato la città ai nuovi barbari, che giunti da ogni parte d’Europa la saccheggiano e la feriscono. Non sono contro le manifestazioni. Ne farei una tutti i giorni. Mi va bene qualsiasi cosa, dalla sagra della “canna”, a quella del montone, passando per i calmari e lo stoccafisso. Rave party, mister muscolo, miss maglietta bagnata, birra, cioccolato, sangria. Che si faccia baldoria dal mattina alla sera. Ma nei luoghi adatti. Nell’area di Città Studi, ad esempio.
Quei chili di grasso fuso con cui i barbari hanno impregnato il porfido di piazza Vittorio Veneto li farei pulire cubetto per cubetto al sindaco Gentile e ai suoi accoliti. E che dire dello scempio dei giardini Zumaglini? E della puzza che impregna ogni cosa.
Biella in questi giorni è la fotografia perfetta della volgarità di chi ci governa, che invece di educare al bello, asseconda l’orrido e trascina la nostra città sempre più in basso.
Via Italia merita musica, arte, cultura. Invece ci danno le salamelle. Che tristezza. Che pena.
Massimo De Nuzzo
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