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Diagnosi precoce dei tumori: l’Asl raggiunge gli obiettivi

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Obiettivo raggiunto per le Asl di Biella e Vercelli. Il Dipartimento di Prevenzione Secondaria dei Tumori n. 5, di cui fanno parte insieme al Fondo Edo Tempia, ha raggiunto e superato gli indicatori stabiliti nell’ambito del programma di screening “Prevenzione Serena”. La Regione ha infatti posto tre parametri specifici per la valutazione dei risultati raggiunti dai singoli dipartimenti: “copertura da esami” del 60% per lo screening mammografico, una “copertura da inviti” del 97% per lo screening cervicovaginale e una “copertura da inviti” del 90% per lo screening colonrettale, dove per copertura da inviti si intende il numero di persone invitate ad eseguire lo screening sul numero complessivo della popolazione “bersaglio”.

Obiettivo raggiunto per le Asl di Biella e Vercelli. Il Dipartimento di Prevenzione Secondaria dei Tumori n. 5, di cui fanno parte insieme al Fondo Edo Tempia, ha raggiunto e superato gli indicatori stabiliti nell’ambito del programma di screening “Prevenzione Serena”.

La Regione ha infatti posto tre parametri specifici per la valutazione dei risultati raggiunti dai singoli dipartimenti: “copertura da esami” del 60% per lo screening mammografico, una “copertura da inviti” del 97% per lo screening cervicovaginale e una “copertura da inviti” del 90% per lo screening colonrettale, dove per copertura da inviti si intende il numero di persone invitate ad eseguire lo screening sul numero complessivo della popolazione “bersaglio”.

Nel 2013, sul territorio di competenza dell’ASL BI, sono stati eseguiti insieme al Fondo Edo Tempia ben 11.635 screening mammografici, che si traducono in un’adesione del 95,91% da parte della popolazione target; 7.088 screening citologici, che equivalgono ad un’adesione del 45,61%; 629 sigmoidoscopie per esplorare la superficie interna del tratto terminale del grosso intestino (26,31%) e 1.584 FOBT per la ricerca del sangue occulto nelle feci (27,63% di adesioni).

Questi dati, unitamente al numero di screening e di inviti registrati presso l’ASL VC, hanno consentito di raggiungere e superare gli indicatori posti nell’ambito del programma “Prevenzione Serena”, programma per la diagnosi precoce dei tumori della mammella, del collo dell’utero e del colon retto, promosso proprio dalla Regione Piemonte, che ha come obiettivo la riduzione della mortalità e dell’incidenza di nuovi casi per questi tumori.

ASL BI, ASL VC e Fondo Edo Tempia (Dipartimento 5) hanno ottenuto l’81,29% delle adesioni da parte della popolazione invitata ad effettuare gli screening mammografici (copertura da esami) su un valore atteso di 60%; per lo screening cervicovaginale è stata osservata una copertura da inviti del 97,27% su un valore atteso regionale del 97%; per lo screening colonrettale, la copertura da inviti nel Dipartimento 5 è stata del 99,59% su un valore atteso del 90%.

«L’adesione della popolazione target agli screening mammografici – spiega Franco Piunti, Direttore Sanitario dell’ASL BI – è certamente la più elevata, mentre per la prevenzione in ambito cervicovaginale e colonrettale, nonostante l’invio di un numero di inviti al di sopra degli indicatori regionali, ci sono ancora notevoli margini di incremento che, con il prezioso supporto del Fondo Edo Tempia contiamo di poter raggiungere. Oggi i programmi di screening ci permettono di intervenire tempestivamente con terapie e cure mirate e dalle osservazioni effettuate nel periodo compreso tra il 2003 e il 2010 si evince che sono stati guadagnati circa 600 anni di vita tra la popolazione grazie a tale prevenzione». 

Tutti i programmi di screening del Dipartimento di Biella e Vercelli sono coordinati da Fiorella Germinetti, Responsabile della Struttura Semplice Dipartimentale “Unità di Valutazione e Organizzazione Screening” del Dipartimento Interaziendale di Prevenzione Secondaria dei Tumori n. 5 (Biella e Vercelli), e da Nadia Agostino, Direttore della Struttura Complessa Assistenza Sanitaria Integrata dell’ASL BI. I programmi vengono effettuati nelle strutture territoriali e ospedaliere di Radiologia, Ginecologia, Anatomia Patologica, Chirurgia, Gastroenterologia e negli ambulatori mobili del Fondo Edo Tempia ubicati, a rotazione, nei comuni delle province di Biella e Vercelli.

Pietro Presti, Direttore Generale della Fondazione Edo ed Elvo Tempia commenta così il percorso fino ad oggi svolto: «Gli importanti risultati raggiunti in questi ultimi anni, in particolare nel 2013,  dallo screening mammografico nel nostro territorio sono la riprova che l’energica e proficua collaborazione della Fondazione Edo ed Elvo Tempia onlus con le Asl di Biella e di Vercelli può davvero dare un valore aggiunto ai temi della prevenzione e della diagnosi precoce. Sono questi gli unici strumenti che abbiamo nel controllo del cancro e di cui il Biellese è stato e continua a essere un esempio non solo a livello regionale, ma anche nazionale. Ringrazio quindi personalmente tutti gli operatori dello screening, dai medici ai tecnici agli amministrativi, che quotidianamente garantiscono con la loro professionalità e passione la qualità e la continuità dei programmi di screening. Infine, se la Fondazione Edo ed Elvo Tempia ha contribuito e potrà continuare a dare questo importante valore aggiunto, sarà possibile solo con il sostegno e il supporto delle istituzioni e soprattutto della popolazione».

Per quanto riguarda le mammografie, gli esami di primo livello vengono eseguiti presso la Fondazione Edo ed Elvo Tempia. La lettura dei referti degli esami di primo livello e gli esami di secondo livello con gli approfondimenti vengo svolti in ospedale dai dirigenti medici della Radiologia Diagnostica dell’ASL BI, Elisabetta Favettini, Angela Amoruso e Patrizia Anrò. In ambito senologico più la diagnosi è tempestiva, maggiori sono le possibilità di cura, di interventi conservativi, di conseguenza, di guarigione e di riduzione della mortalità.

Per questa attività vengono utilizzati due mammografi digitali di ultima generazione con Tomosintesi, entrambi acquisiti nel 2012, uno dalla Fondazione Edo ed Elvo Tempia e che si trova presso la sede di via Malta e l’altro presso l’ospedale degli Infermi di Biella donato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, per un valore di oltre 200 mila euro l’uno.

Il pap test, o esame cervico-vaginale, ad oggi rappresenta il miglior metodo di diagnosi precoce e presso il “Degli Infermi” gli esami vengono eseguiti da Mauro Giudici; qualora il test dovesse risultare positivo, è infatti possibile intervenire in tempo con una terapia medica.

La ricerca del sangue occulto nelle feci viene gestita dal Fondo Edo Tempia che invia poi le provette in laboratorio per individuare piccole perdite di sangue non visibili ad occhio nudo. Affinché la prevenzione sia efficace è importante ripetere l’esame ogni due anni.

La sigmoidoscopia flessibile, eseguita dal Direttore della Struttura Semplice Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’ASL BI, Alberto Azzoni, e dai dirigenti medici della stessa struttura, Franco Ferrero, Francesca Curri e Gian Luigi Longobardi, consente di esplorare la superficie interna del tratto terminale del grosso intestino (sigma e retto), dove si localizzano i 2/3 dei tumori, permettendo di identificare polipi che possono essere asportati ambulatorialmente o tumori in fase precoce che possono quindi essere curati con interventi meno demolitivi garantendo maggiore probabilità di guarigione.

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