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Salute

Caldo o freddo: quando usare il ghiaccio e quando l’acqua calda?

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Una serie di consigli su quando utilizzare il ghiaccio e quando l’acqua calda per curarsi.

Quando usare il caldo per curarsi

Avete un dolore muscolare, contratture, difficoltà a girare il collo per il famoso colpo d’aria e i “non esistenti” realmente, ma, spesso, citati “nervi accavallati”!? Che sia l’immersione nella vasca di casa, una borsa d’acqua calda o il sacchetto di noccioli nel microonde … tutto va bene, l’importante è scaldare e permettere al muscolo affaticato e contratto di rilassarsi!

Quando usare il freddo per curarsi

Se il vostro problema è un brutto colpo, una storta, una tendiniti da uso ripetuto di un’articolazione (l’esempio più famoso è l’epicondilite) in questo caso, invece, si richiede un’applicazione fredda. Mettete sulla parte dolorante del ghiaccio, se possibile non a stretto contatto con la pelle, ma magari in un’apposita borsa, e tenetelo non più di 20 minuti, attenzione a non esagerare con il tempo! In questo modo l’ematoma tenderà a non espandersi e il gonfiore diminuirà insieme al dolore dopo un po’ di applicazioni giornaliere.

Quando usare una cura caldo e freddo

E’ possibile, invece, se si hanno gambe gonfie e appesantite fare i famosi bagni alternati …
Una bacinella d’acqua calda e una fredda 2 minuti da una parte due dall’altra è così via per 15 minuti, finendo con quella fredda. Vale anche per altre parti del colpo, come le mani per esempio.

Si ringrazia per i preziosi consigli la dottoressa in fisioterapia Francesca Vottero.

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