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Biella

Un soggiorno a Biella val bene una tassa?

La nuova versione di “Sale & Pepe”, la rubrica curata da Luigi Apicella

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La vicenda dell’area commerciale Le Vette – che avrebbe dovuto sorgere alle porte di Biella e che oggi pare essere in forse – è l’esempio più lampante di quella narrazione “distorta” che ha caratterizzato gli ultimi anni della nostra città. Un corto circuito politico, giornalistico, amministrativo che va avanti da anni, caratterizzato da annuncite cronica e slogan “ultimo grido” che nella maggior parte dei casi vengono poi ridimensionati o messi in soffitta. Una sorta di arma di “distrazione di massa” dai problemi veri, quotidiani, della città che restano irrisolti sul tavolo dell’amministrazione comunale di turno.

Le Vette, oggi, il progetto Tera, qualche tempo fa, ma la lista, in ordine sparso, dei progetti e delle rivoluzioni prima annunciate e poi rimaste per ora nel cassetto è lunga: ospedale, trasporti, collegamenti da e verso Biella, sovrappassi, concorsi di idee, lanifici ex Rivetti… Parole, parole, parole, cantava Mina, un ritornello che a Biella è sempre di attualità e che alla fine sembra stare bene a tutti: politici al governo, politici all’opposizione, opinione pubblica, cittadini, organi di stampa. Biella è sempre stata raccontata così, con un occhio assente sul presente e tanti desiderata per il futuro che, finite le paginate dei giornali, devono fare i conti con la realtà vera dei fatti: vincoli, veti, priorità in Regione, finanziamenti, la qualunque. Ed allora, annuncite per annuncite, perché sul tema tassa di soggiorno, tornata prepotentemente di moda, non spararla davvero grossa?

Non essendo un problema di cassa (perché se fosse stato così la tassa andava introdotta – molto concretamente e senza tanti se e ma – prima dell’adunata degli Alpini), perché non annunciare a tutti che il Comune di Biella rinuncia di sua volontà alla riscossione della tassa stessa? Sarebbe un bel modo per portare Biella, in controtendenza, all’attenzione dei media, per incentivare quel turismo di settore legato alla montagna e alla natura su cui il Biellese può puntare per fare la differenza. Dove vai la prossima estate? Vado a Biella, sai dove non si paga la tassa di soggiorno, potrebbe essere il nuovo Vieni vieni vieni da Aiazzone che tanta nostalgia riporta nei nostri cuori, non fosse altro che per il ricordo ancora vivo dell’amico Giorgio. D’altronde, sul fronte tassa di soggiorno, in Valdilana area Oasi Zegna non hanno per caso rinunciato all’obolo? Se lo hanno fatto, un motivo vero, un pensiero strategico ci sarà stato sicuramente…

Tra le altre possibili ipotesi, una volta che tutte le opere di restyling in programma sul territorio saranno finalmente ultimate (funicolare del Piazzo ma anche tutti i progetti turistici della conca di Oropa) la tassa di soggiorno potrebbe essere re-introdotta ma almeno questa volta a ragion veduta, a fronte di un pacchetto turistico di accoglienza degno di questo nome. Ma se anche così non andasse bene, non ci resterebbe che… piangere (dall’indimenticato film capolavoro di Troisi e Benigni) dovendo costruire una dogana improvvisata, con tanto di sbarra e casellante all’entrata di Biella in cui, per ogni turista nuovo in visita, andrebbe recitata la sacra formula divenuta cult di ogni generazione: Chi siete? Cosa trasportate? Sì ma quanti siete? Un fiorino!!

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6 Commenti

1 Commento

  1. Ardmando

    20 Marzo 2025 at 15:43

    Santi numi ma questo pizzaiolo da strapazzo si legge quando decide di pubblicare i suoi PREZIOSISSIMI interventi oppure li sbatte a casaccio come fa con la pasta della pizza? Ma oltre a fare le solite, vecchie, stantie, ripetute, duplicate, noiose polemiche siamo in grado di fare qualche proposta CONCRETA oppure il “wannabe politician” come dicono in terra di Albione usa questi PREZIOSISSIMI articoli per fare campagna elettorale in stile Cetto La Qualunque? No perchè onestamente parlando io non ho mai trovato una singola proposta concreta nascosta sotto la massa di polemiche da vecchia cariatide che “ai miei tempi si faceva così..” oppure “si stava meglio quando si stava peggio” degne del perfetto “umarell”
    Ci sono diversi cantieri per Biella e molti altri spunteranno finita l’Adunata (che per inciso è oggetto anch’essa delle sterili polemiche di questo o quell’altro opinionista) e credo che il nostro pizzaiolo-opinionista dovrebbe occuparsi della professione di umarell andando a guardare i cantieri con le braccia dietro la schiena, sfogando il suo cronico pessimismo nei confronti degli operai che vi lavorano.
    Perchè non se ne può più.

  2. Bruno

    20 Marzo 2025 at 17:46

    finita l adunata degli alpini tutto tornerà come prima una città triste e desolata perché tanti armando parleranno al vento che spazza via i sorrisi e l’allegria con una destra nera e grigia che governa la citta

    • Ardmando

      20 Marzo 2025 at 19:28

      Esattamente come per il pizzaiolo “wannabe politician” la sinistra e i sinistri sono a ZERO con le proposte. Solo polemiche e commenti vuoti. Nulla di nuovo, si ma da parte loro. Noia al 100%
      Per fortuna c’è chi fa anche per chi vive solo di polemiche.

  3. Bruno

    20 Marzo 2025 at 20:54

    pensate che vitalità ha la destra il mercato europeo i negozi che chiudono i giovani che vanno all estero poi le solite cose che novità meravigliosa per Biella

    • Ardmando

      21 Marzo 2025 at 9:18

      I pochi che si lamentano però continuano a vivere qui, chissà come mai? Eppure il Mondo è grande e ci sono tanti posti dove possono trasferirsi per portare con se le loro polemiche e trovare un nuovo luogo da criticare in modo sterile senza fare proposte concrete. Ciò nonostante i pochi che si lamentano continuano a vivere a Biella. Meditate gente, meditate.

  4. Bruno

    22 Marzo 2025 at 10:36

    non sono polemiche con le polemiche non si costruisce un mondo diverso ma lottando per la libertà che ci vogliono togliere poi se non pensiamo come le teste vuote della destra allora peggio tutti addosso

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