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BiellaSale & Pepe

Nel 2025 a Biella illuminiamo il cambiamento

La nuova versione di “Sale & Pepe”, la rubrica curata da Luigi Apicella

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Secondo tradizione, quando viene l’Epifania tutte le feste si porta via. Così nemmeno questo 2025 appena arrivato poteva fare eccezione.

Colonna sonora di fine/inizio anno in alcuni quartieri cittadini è stata “E fuori è buio” di Tiziano Ferro, a causa di un non meglio precisato guasto attribuibile ad Enel, e che ha visto l’assessore competente Franceschini definirsi, per quanto accaduto, desolato. Come del resto desolata si è sentita Biella per molti giorni, con strade e vie di un pezzo di città totalmente al buio e con gli inevitabili disagi del caso anche in termini di sicurezza. Amministrare non è facile, per carità, tuttavia nella gestione della cosa pubblica la tendenza è quella di non riuscire “a tollerare” quasi più nulla di fronte all’inefficenza, ai ritardi, al degrado.

A fare da contraltare alla situazione sopra descritta le luminarie nelle vie del centro: lo ammetto, per un istante, nel dubbio, ho pure pensato al blackout delle settimane scorse come ad una trovata di marketing di qualcuno, proprio per dare risalto alle tante luci natalizie di via Italia e dintorni… Ovviamente non è stato così: come recita il grande teatro napoletano “a da passa’ a nuttata”… E “a nuttata” sembra ora passata davvero, almeno si spera. Nel 2025 pensiamo dunque positivo, e i motivi per farlo sono tanti: ad esempio, in oltre un secolo di treni, la nostra disastrata ferrovia nelle classiche percorrenze per Milano o Torino via Santhià (ovviamente mai una linea diretta) avrebbe guadagnato fino a circa il 40% di tempo in meno. Un risultato… “straordinario”, segno che anche a queste latitudini prima o poi, a forza di insistere, qualcosa arriva. E poi, con l’intelligenza artificiale alle porte, sarà un gioco da ragazzi riuscire a campare 100 anni in modo da poter apprezzare anche a Biella i cambiamenti che arriveranno…

A questo proposito, Biella sta qua e là cambiando volto, come emerso, ad esempio, in viale Roma con l’apertura di nuove attività di varie etnie e culture. Per rimanere in tema luce, non bisogna essere delle “luminarie” e dei “luminari” della politica per capire che, volenti o nolenti, con buona pace di certe vecchie posizioni conservative di lega nord, oggi è questa realtà multi culturale a farla da padrona. A patto di volerla una volta per tutte governare in un’ottica di integrazione che sia effettivamente tale, senza sconti per nessuno, ma nel rispetto delle regole e delle diverse sensibilità. Un 2025 che vada, si spera, in questa direzione sarebbe quasi “d’ordinanza”, botti e fuochi di artificio di fine anno esclusi…

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1 Commento

1 Commento

  1. Ardmando

    10 Gennaio 2025 at 8:59

    E chi la vuole l’integrazione? Nessuno vuole che Biella diventi la nuova Milano, la cui amministrazione comunista l’ha trasformata nella discarica a cielo aperto che è oggi. Qui i vecchi restano a fare polemica e i giovani vanno altrove, stanchi di sentire i vecchi lamentarsi e di sentir parlare di quanto si stava bene quando si stava peggio.

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