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Biella

La politica biellese come grande presepe di armonia

La nuova versione di “Sale & Pepe”, la rubrica curata da Luigi Apicella

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Questo sale & pepe vuole essere diverso per tanti motivi, primo fra tutti che è l’ultimo del 2024 in attesa di risentirci nell’anno nuovo. E come non vedere, di questi tempi, una similitudine tra la nostra città e il classico presepe, apprezzato e difeso dalle forze politiche di maggioranza al governo come principale simbolo della natività e delle nostre tradizioni italico-cristiane.

Una volta, da queste latitudini, grazie alla Lega si guardava al Monviso, all’ampolla, piuttosto che al presepe. Oggi, invece, la ritrovata via italiana, in città e al governo, ha di nuovo preso il sopravvento con buona pace dei pochi leghisti biellesi in circolazione che hanno nell’inesauribile assessore Moscarola il loro ultimo rappresentante in giunta. Un presepe “vivente”, quello sotto il Mucrone, con tante luminarie cittadine (solo al centro però…), che trova la sua piena rappresentazione nelle tante anime della politica cittadina attuale.

La capanna con la mangiatoia, ad esempio, è idealmente la sede di palazzo Oropa, in cui le tante anime affini e non al centrodestra hanno trovato riparo e rifugio dopo molto peregrinare, provenendo da realtà molto distanti. La stella cometa, simbolo dell’incontro tra opposti e di conciliazione, non può non trovare la sua naturale sintesi nella figura del primo cittadino, il cui ruolo è proprio quello di rappresentare e unire tutti nella buona e nella cattiva sorte. Una stella che forse dovrebbe illuminare di più di luce propria anziché di luce romana, per mettere finalmente al centro le tante idee concrete di futuro per la città. Una funicolare che funziona, le nuove funivie, il collegamento pedonale della città con gli Orsi, un corso Europa con spartitraffico di fiori non sarebbero importanti opere da realizzare e da far trovare nel prossimo presepe di Biella 2025? Chissà… Veniamo poi al bue e l’asinello (non fate ironia…), simboli nell’iconografia cristiana rispettivamente di forza unita alla pazienza e di umiltà: li vedrei ben rappresentati da certa opposizione, paziente e umile anche troppo di fronte allo strapotere in numeri e parole del centrodestra e che poi, in merito alla forza, ha perso grinta e voglia di fare strada facendo. Peccato perché è l’opposizione, a tutti gli effetti, la custode per una corretta rappresentazione di una nuova natività biellese che tutti aspettiamo, una natività inclusiva e che rispetti tutti i suoi attori. Ultimi ma non ultimi i re magi, che vedrei ben rappresentati dai nostri politici locali a Roma che, per l’occasione delle feste, ritorneranno certamente a Biella, loro terra di origine, che più che terra promessa è forse terra di promesse, per ora mai realizzate. Per il Natale che incombe, saranno finalmente carichi di pacchi o porteranno, invece, solo promesse con in più qualche “Saket” di doni?

Con un po’ di satira e fantasia, con un sorriso in più, viviamo dunque insieme in armonia questo Natale, magia per i bambini, ma che non si deve dimenticare degli adulti che a loro volta sono stati bambini in un tempo non troppo distante ma passato troppo in fretta. Auguri a tutti voi e alle vostre famiglie per un sereno Natale e per un brillante nuovo anno da celebrare insieme.

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